Gasparri: «Fermate gli show di Palamara. Dovrebbe chiudersi in casa invece di andare in tv»

5 Giu 2020 9:01 - di Liliana Giobbi
Gasparri

«Il Palamara che si esibisce in televisione è persino peggio del Palamara di cui leggiamo le intercettazioni telefoniche e le chat». Ad affermarlo è il senatore azzurro Maurizio Gasparri.

Gasparri: «Palamara è sprezzante»

«Un atteggiamento sprezzante, nessun pentimento sincero per le sue imprese veramente sconcertanti. Il Palamaratour addirittura si conclude con il proposito di riprendere il proprio posto in magistratura. Come se, al di là della rilevanza penale dei singoli fatti, un cittadino potesse accettare di trovarsi di fronte, o come pubblico ministero o in qualsiasi ruolo giudicante, uno come Palamara».

«Dovrebbe chiudersi in casa»

«Che vergogna», incalza Gasparri. «Una persona del genere dovrebbe chiudersi in casa. Che vada con tono sprezzante nei salotti televisivi è veramente incredibile. Almeno Giletti ha cercato di incalzarlo, ma lui è rimasto tronfio. Anche sulle cene con Pignatone. Su tanti altri capitoli in cui misteriosamente il trojan restava inattivo».

«Il Palamaratour va interrotto»

«Bisognerebbe interrompere questo Palamara-tour. Veramente diseducativo. Di Palamara dovrebbero leggere ovunque e comunque le cose che diceva al telefono. Contro quelli che riteneva avversari politici da bastonare e non cittadini da rispettare da parte di chi esercita l’alta funzione togata», aggiunge Gasparri.  «Mi auguro che questo Palamaratour in televisione non diventi un rito quotidiano. È un cattivo esempio in ogni caso. Al di là della piega che prenderanno le vicende giudiziarie

Gasparri e il Tg2

Un passaggio sulla vicenda del Tg2. «Il provvedimento del Tar del Lazio che sospende l’efficacia della multa contro la Rai per presunta mancanza di pluralismo, in particolare del Tg2, riconosce quello che abbiamo sempre sospettato. E cioè, la presenza di un fumus persecutionis. Alimentato da risibili ricorsi di autentici perdigiorno». Un’autorità di garanzia «è tenuta al rispetto della legge e soprattutto deve onorare il suo ruolo con indipendenza e autonomia. Il presidente dell’Agcom Cardani ha avallato una decisione errata e priva di fondamento».

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