Frontiere aperte, primi guai. Positivo al Covid nucleo familiare di ritorno dagli Usa a Roma
“Un intero nucleo famigliare residente a Roma, rientrato in Italia dagli Usa, è risultato positivo al Covid-19 e si è posto in autoisolamento contattando prontamente i competenti servizi sanitari della Asl territoriale”. L’annuncio arriva da Alessio D’Amato assessore alla Sanità del Lazio. C’era da aspettarsi casi simili con la riapertura delle frontiere. Certo non depone bene il fatto che già al primo giorno vi sia di ritorno a Roma una famiglia con tutti i membri positivi. Un episodio che rischia di compromettere i buoni numeri sul contagio ottenuti nella Capitale e nel Lazio. Queste persone ai sono messe in viaggio già conoscendo le loro condizioni? Come è stato possibile scoprire che l’intero nucleo era positivo? Informazioni che D’Amato non fornisce cercando anzi di tranqullizzare. “Si tratta di un cluster familiare di importazione ed è stato immediatamente avviato dal Seresmi il contact tracing internazionale sia per il volo Chicago-Francoforte che per il volo Francoforte-Fiumicino per rintracciare, come da protocollo, il resto dei viaggiatori. Il nucleo familiare è stato molto collaborativo e responsabile”. “Al momento – conclude D’Amato – non ci sono particolari problematicità, ma l’allerta sugli scali aeroportuali e ferroviari di Roma resta elevata”, aggiunge. “Il percorso da Fiumicino a casa è stato effettuato con auto privata e senza contatti con altre persone. Avviata immediatamente l’indagine epidemiologica, sono stati contattati dai servizi di prevenzione e sottoposti immediatamente a tampone”, conclude l’assessore.