Fontana, la verità sull’ospedale in Fiera: «Me l’ha chiesto il governo e io ho obbedito. Basta fango»
Si è tolto più di un sassolino dalla scarpa il governatore della Lombardia intervistato da la Verità di Belpietro. Assediato dalla macchina del fango per la gestione della sanità sul Covid, Attilio Fontana lo è stato ancor più sul caso dell’ospedale Fiera. Travaglio in prima pagina lo ha più volte sbeffeggiato parlando di una struttura inutile. Il bersagli sistematici sono stati Fontana, ma anche l’artefice della struttura, Guido Betrolaso. Il governatore una volta per tutte esplode e spiega: “L’ospedale in Fiera è stato costruito perché il governo ci ha chiesto di raddoppiare il numero di letti in terapia intensiva: da poco di 700 che avevamo prima del Covid a 1.456″.
Pare chiaro che “Contro di me c’è stata una campagna di false notizie. il tempo sarà galantuomo. E altro che Stati generali: la Lombardia ha già stanziato 3 miliardi di soldi veri per investimenti nei prossimi due anni: affinché i Comuni possano avviare le loro opere pubbliche”. La gestione dell’emergenza coronavirus lo vede nel mirino, anche di
minacce e contestazioni. “Ognuno è legittimato a protestare e a dire quello che ritiene. La cosa importante è che il Papa ha dimostrato vicinanza e ha ringraziato tutti per il grande lavoro che è stato fatto”. Così ha risposto Fontana che è reduce da un incontro con il Pontefice.”Se qualcuno ritiene che le cose non siano state fatte bene, è libero di contestare. Noi però andiamo avanti per la nostra strada. Continuiamo a impegnarci per difendere la nostra gente da quello che è stato un evento imprevisto, imprevedibile e incredibile. Che abbiamo contrastato in maniera molto buona”.
Fontana: «Narrazione costruita ad arte»
Il governatore lombardo si scaglia contro la campagna ‘anti Lombardia’ che “nasce da valutazioni politiche di una parte che ha creato bugie e false notizie”. Come l’assenza di mascherine ai medici di base. Che “non è nostro compito perché il rapporto contrattuale è con il ministero”. Insomma,Il bombardamento mediatico contro la Lombardia è stato violento. “E’ stato detto che era compito mio fare le zone rosse: è stata detta quella falsissima cosa sulle case di riposo. Tutta una certa narrazione è costruita ad arte”. E se a Roma la sinistra chiede al centrodestra coesione e collaborazione, Fontana replica: “Mi sembra che la coesione chiesta a Roma sia una presa in giro. Se così non fosse ci sarebbe un rapporto di costruttività anche qui da noi, dove invece assistiamo soltanto ad attacchi fuori luogo”.
«Fiducia, il tempo è galantuomo»
“Ho il massimo rispetto nei confronti della magistratura. Devo dire che ho avuto un interrogatorio molto bello, non mi sento di contestare nulla. Va benissimo così. Sono profondamente convinto che su come la Regione Lombardia ha gestito
l’emergenza sanitaria il tempo sarà galantuomo”. SLa Verità, il governatore lombardo Attilio Fontana replica così a chi gli chiede un commento sull’inchiesta della procura di Bergamo che sta indagando su quanto accaduto negli ospedali della zona
maggiormente colpiti dal Covid e sulla mancata zona rossa ad Alzano e Nembro.