Dopo Churchill e Colombo vandalizzata la statua di Giulio Cesare: accade in Belgio

15 Giu 2020 14:06 - di Redattore 92

Non bastavano Colombo in America, Churchill in Gran Bretagna e Montanelli in Italia. La furia del politicamente corretto colpisce anche Giulio Cesare. La statua del condottiero romano è stata vandalizzata in Belgio sull’onda delle manifestazioni Black Lives Matters che hanno portato alla distruzione, rimozione o imbrattamento di diverse effigi del re Lepoldo II in tutto il paese. L’attacco contro la statua di Giulio Cesare è avvenuto a Zottegem, nelle Fiandre orientali, nella notte tra sabato e domenica, secondo quanto riportano alcuni media locali.

Giulio Cesare “schifoso”: la scritta sotto la statua rotta

In particolare è stata strappata una lancia che Giulio Cesare teneva in mano. La mano è stata devastata e il danno pare importante. Inoltre, sulla base della statua è stato cancellato il nome dell’imperatore romano, mentre è comparsa la scritta “krapuul” (“Schifoso”, ndr).

L’amerezza degli abitanti: “Ora tocca a Colosseo e Piramidi?”

È stata anche aperta un’indagine sui vandali. “Stimeremo più precisamente lunedì l’entità del danno e le riparazioni da eseguire. Questi saranno a spese degli autori ”, ha affermato il sindaco Jenne De Potter (CD&V). Un chilometro più avanti, anche le statue di marmo nel giardino del chiostro di Saint-Antoine furono danneggiate, potenzialmente dagli stessi individui.

Sulla pagina Facebook del Comune di Zottegem sono apparsi molti commenti, nella totalità molto indignati contro il gesto.  C’è chi osserva: “Ora va di moda vandalizzare le statue con un pretesto ideologico. Ma che scusa vogliamo trovare per Giulio Cesare?”. C’è poi chi ironizza. “Il mese prossimo il Colosseo e le Piramidi. Tutte costruite dagli schiavi. Ma chi inizia a prendere di mira la muraglia cinese stia attento, perché là il primo che muove un dito, lo perderà molto presto” Un’altra utente osserva, amaramente.  “Se dobbiamo abbattere tutte le statue di qualsiasi paese che abbia qualche aspetto controverso, è finita! Non possiamo cambiare la storia. Possiamo solo rendere il futuro bello!”. Un commento che andrebbe fatto leggere anche a chi oggi, giustifica gli oltraggi alle statue di Montanelli e di Cristoforo Colombo.

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