Giu 30 2020

Valter @ 13:46

Cupola di San Pietro: indagine in Vaticano. Non tornano i conti sui lavori di restauro

Nuovo caso in Vaticano, dopo lo scandalo dell’immobile di Londra che ha portato all’arresto del broker Torzi (ora tornato libero). Inchiesta che potrebbe rivelare presto altre clamorose novità. Dopo una relazione del Revisore Generale della Santa Sede su presunte anomalie negli appalti per i lavori di restauro della Cupola di San Pietro, la magistratura di Oltretevere ha proceduto all’acquisizione di atti, documenti e materiale informatico negli uffici di due alti funzionari della Fabbrica di San Pietro, l’ente deputato alla gestione dell’insieme delle opere necessarie per la realizzazione architettonica e artistica della basilica vaticana. A quanto apprende l’Adnkronos, i rilievi del Revisore Generale avrebbero evidenziato irregolarità di vario tipo.

Indagano i magistrati vaticani

Le irregolarità sono emerse dall’esame delle fatture delle ditte appaltatrici. Fatture che in alcuni casi sarebbero state duplicate e in altri riguarderebbero prestazioni non previste dal contratto. A portare gli inquirenti dell’Ufficio del Promotore di Giustizia Vaticano a disporre le perquisizioni negli uffici della Fabbrica anche le ripetute istanze di chiarimenti formulate già dall’anno scorso da parte dell’Ufficio del Revisore generale e della Segreteria di Stato. Richieste a cui l’Ufficio amministrativo non avrebbe però dato riscontro. Solo a seguito di insistenti richieste, il Revisore Generale avrebbe preso visione dei conti dei lavori, riscontrando come fosse stato superato il tetto di spesa di 4 milioni autorizzato.

Cupola di San Pietro: al via l’indagine vaticana

I magistrati vaticani indagano sulle ipotesi di peculato e abuso d’ufficio. Sotto inchiesta anche la presunta intenzione della Fabbrica di San Pietro di procedere a nuovi appalti senza la prevista autorizzazione per completare il restauro della Cupola. Questa nuova indagine rappresenta un ulteriore tassello nell’opera di trasparenza che Papa Francesco sta portando avanti in Vaticano. Infatti, appena informato della segnalazione del Revisore Generale, Bergoglio, con un intervento diretto, ha voluto immediatamente provvedere alla nomina di monsignor Mario Giordana a commissario straordinario per la Fabbrica. Funzione finora ricoperta da monsignor Angelo Comastri, arciprete della Basilica di San Pietro e vicario generale del Papa per la Città del Vaticano.