Calenda: «Anche Sala si mette a lisciare i 5Stelle. Che tristezza, avanti così fino all’estinzione»

3 Giu 2020 14:13 - di Fortunata Cerri
Calenda

Calenda scatenato contro Sala. «Andiamo bene. Pure Beppe Sala ci siamo giocati. Tutti a lisciare i 5S nella speranza che, prima o poi, arrivi un’investitura per fare il capo di un nuovo “Ulivo” con Di Maio e Casaleggio. Il “coraggio” dei riformisti. Che tristezza. Avanti così fino all’estinzione». Lo scrive su Twitter il leader di Azione Carlo Calenda commentando le dichiarazioni del sindaco di Milano Beppe Sala, che afferma di essere stato tra i primi a sinistra a dire che bisognava dialogare con i 5Stelle. Intervistato dal Corriere Sala ha rivendicato di essere stato tra i primi ad aprire a una collaborazione con i pentastellati. «Sono stato tra i primi a sinistra a dire che dovevamo dialogare con i 5 Stelle. Ho una consuetudine con Beppe Grillo: ogni tanto ci parliamo, ci vediamo. Ha idee interessanti. Ma preferisco il credito di cittadinanza. Se parliamo di reddito, siamo sempre alla redistribuzione. Non incidiamo sui meccanismi di produzione della ricchezza. Quando invece riconosciamo un credito, anche a fondo perduto, a un giovane che ha una buona idea, lo mettiamo in condizione di creare ricchezza e lavoro per sé e per la comunità».

Calenda contro Sala: i commenti del web

Tanti i commenti al post di Calenda. Scrive un utente: «Non è solo Sala, ci sono anche tutti i tuoi amici del Pd che dicono la stessa cosa… ma giustamente il tuo problema è Renzi!». E un altro osserva: «Sala ce lo siamo giocati da un po’. Questa è solo la conferma definitiva». E un altro attacca Grillo: «Mi dispiace per questa uscita Beppe Sala, che Grillo abbia buone idee la trovo una battuta, anche di pessimo gusto». Molti attaccano: «C’è questo pallino dei 5S, che nel Pd sembra ormai prevalere, che anche io trovo francamente inspiegabile». C’è chi ricorda: «Beppe Sala era quello del “virus non esiste etc etc… “». E chi ammette: «Politici piccoli piccoli (come Sala) privi di visione e di coraggio. Questa è la nostra generazione, e questo il motivo per cui siamo combinati così. Una pena». 

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