Barack Obama ancora in campo per Biden. Trump: «Se vince ‘Sleepy Joe’, l’America muore»
Barack Obama scende in campo contro Donald Trump. E lo fa ufficialmente in video conferenza col suo vice Biden attaccando duramente il presidente. Succede quindi in America quello che mai è accaduto prima. Un ex presidente che fa campagna elettorale contro uno in carica. Segno dei tempi. E del fatto che, in verità, il ciuffo biondo non è ascrivibile a nessuna delle due parti tradizionalmente in competizione. Mai successo neppure nella storia Usa che ex presidenti, ex ministri ed ex componenti delle precedenti amministrazioni repubblicane si schierassero tutti dalla parte degli avversari democratici. L’ha fatto George W. Bush, che adesso è diventato anche per i democratici un vero americano e l’ha fatto Colin Powell cui nessuno più ricorda le bugie delle armi di distruzioni di massa di Saddam Hussein. Seguiti ed imitati da tanti altri: tutti per Biden, contro quello che dovrebbe essere il loro alfiere! Segno dei tempi. Segno del lento disfacimento di una Superpotenza che l’attuale inquilino della Casa Bianca vorrebbe impedire col suo “America First“. E della sostanziale convergenza del Deep State che lo ha individuato, sin da subito, come corpo estraneo da espellere in fretta. Per una volta comunque le cose saranno chiarissime anche ai più dubbiosi. Saranno gli americani a scegliere. Donald Trump da un lato e Barack Obama, con l’establishment politico ed economico che ha sempre governato, dall’altro. Il Tycoon sembra intenzionato a non deflettere. Nella sua arringa alla platea di giovani che lo ascoltava in una chiesa dell’Arizona ha ricordato di essere solo contro tutti e che anche 4 anni fa Obama si spese per impedirgli la vittoria. La sua speranza è che il risultato si ripeta. Altrimenti, ha ammonito, con “Sleepy” Biden “l’America muore”.