Attacco a statue di Colombo, Menia: «Vento autopunitivo. Questo cortocircuito va fermato!»
Attacco criminale e forsennato. Roberto Menia è chiaro: quello perpetrato ai danni delle statue di Cristoforo Colombo negli Usa è un attacco da stoppare. Il segretario generale del Ctim ed esponente di Fratelli d’Italia condanna duramente le aberrazioni e le devastazioni negli Stati della Virginia e del Massachussetts ” Segno di un corto circuito che va fermato” spiega Menia. “E non solo perché dannoso verso un simbolo da rispettare e ricordare, ma perché basato sulla rabbia e non sulla ragione”. Attacco operato da vandali organizzati e ideologizzati che, con corde ed attrezzi, hanno abbattuto la statua del navigatore genovese a Richmond e a Boston. “Fatti che nulla hanno a che fare -rileva Menia- con il rispetto dei diritti umani. Né con il regolare corso della giustizia, che anche negli Usa ci sarà sui noti casi di cronaca”.
“Spiace constatare – osserva ancora il segretario del Ctim – come negli Stati Uniti e più vastamente nel continente americano si respiri da tempo un vento stupidamente autopunitivo e fuori dalla storia. Vento figlio di un’impostazione presuntamente politically correct, che finisce col contraddire le stesse ragioni di chi lo alimenta ma colpisce anche i simboli di cui gli italiani sono a ragione orgogliosi. Colombo merita i monumenti che ha perché fu un navigatore intrepido, un uomo che vedeva oltre le conoscenze dei suoi tempi, un bene prezioso dell’Italia e dell’umanità intera, non certo un genocida.
Coloro che aboliscono il Columbus Day e ora abbattono delle statue dello scopritore del continente in cui vivono, sputano in realtà sulla storia dei loro padri che ad essi hanno consentito di crescere nelle città che la civilizzazione e la colonizzazione europea hanno costruito, portando conoscenza, leggi, intrapresa, scienza, progresso”.