Arriva il Family Act. Il governo prova a recuperare consensi con assegni e congedi

12 Giu 2020 11:29 - di Eugenio Battisti

Family Act: Una piccola rivoluzione pensata per la famiglia. Famiglie che accusano di essere state isolate durante il lockdown. E che oggi  puntano il dito contro un welfare che troppo spesso dimentica chi è a casa con figli. Le donne, in particolare.

Family Act: ecco gli 8 articoli

Il disegno di legge delega (family act) impegna il governo a realizzare riforme. Dall’assegno universale  ai congedi parentali potenziati. Alle detrazioni fiscali per spingere la natalità. E ancora  bonus per musei. Cinema, teatro e corsi di lingua per i più piccoli. Infine la possibilità di mancare da lavoro per la malattia di un figlio ed essere  retribuito. Il congedo parentale per i neo-papà si allunga ad almeno 10 giorni.

Il disegno di legge è composto da 8 articoli. All’articolo 1 si dispone che le misure siano applicate in modo universale. Per la determinazione dell’assegno si dovrà tener conto del numero dei figli.

Altro principio cardine è il valore sociale riconosciuto alle attività educative dei figli. Nella riforma si prevedono agevolazioni fiscali. Dalle deduzioni dall’imponibile alle detrazioni dall’imposta delle spese sostenute. Via libera alla parità di genere nell’assistenza dei figli. L’articolo 2 contiene la delega al governo ad adottare l’assegno universale. Che è attribuito indistintamente a tutti nuclei familiari con figli.

L’assegno mensile universale

L’assegno mensile è corrisposto dal settimo mese di gravidanza fino al compimento del diciottesimo anno di età. Per i figli disabili non sussistono limiti di età. L’importo dell’assegno  non concorre alla formazione del reddito imponibile. L’articolo 3 contiene il “riordino di misure di sostegno economico per i figli a carico”. Si parla di interventi di sostegno. Con contributi per le rette degli asili nido, dei micronidi. Delle sezioni primavera e delle scuole dell’infanzia. L’articolo 4 potenzia i congedi parentali. La riforma recepisce una Direttiva Ue sull’equilibrio tra attività professionale e vita familiare. Si prevede un permesso retribuito, di almeno 5 ore nell’arco di un anno scolastico per i colloqui con i professori. Una durata minima di 2 mesi di congedo non cedibile all’altro genitore. L’articolo 5 disciplina gli incentivi al lavoro femminile. Sono presenti premi per datori di lavoro. Che realizzino politiche di armonizzazione tra vita privata e lavoro. Come il lavoro flessibile, smart working, telelavoro. Con priorità per le lavoratrici madri fino alla maggiore età del figlio.

L’articolo 6 riguarda l’educazione e formazione dei figli. Con detrazioni fiscali per le spese sui libri universitari. L’articolo 7 si occupa del procedimento dei decreti legislativi. Infine l’articolo 8 prevede le risorse a copertura del disegno di legge delega.

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