Addio a Carlos Ruiz Zafon: era lo scrittore spagnolo più letto dopo Cervantes

19 Giu 2020 12:29 - di Penelope Corrado

È morto, all’età di 55 anni, lo scrittore spagnolo Carlos Ruiz Zafon. L’autore de L’ombra del vento era malato di cancro e si è spento nella sua casa di Malibù, a Los Angeles. A dare notizia della sua morte è stata la Casa Editrice Planeta. Letterato di fama internazionale, nel novembre 2016 aveva completato il suo grande progetto di scrittura: una tetralogia cominciata con L’ombra del vento e conclusa con Il labirinto degli spiriti. Con L’ombra del Vento Zafon è stato pubblicato in oltre 15 milioni di esemplari e un centinaio di edizioni. Nel 2002, lo spagnolo pubblicò L’ombra del vento, ambientato nella Barcellona noir della Guerra civile, un capolavoro che è diventato un best seller mondiale. A Barcellona, una mattina d’estate del 1945 il proprietario di un negozio di libri usati conduce il figlio undicenne, Daniel, al Cimitero dei Libri Dimenticati, un luogo segreto nel cuore del Barrio Gotico dove vengono sottratti all’oblio migliaia di volumi di cui il tempo ha cancellato il ricordo. E qui Daniel entra in possesso di un libro “maledetto” che cambierà il corso della sua vita, introducendolo in un labirinto di misteri e di intrighi legati alla figura di Julián Carax, l’autore di quel libro.

L’incipit de L’ombra del vento, il libro che fatto conoscere Zafon

Ricordo ancora il mattino in cui mio padre mi fece conoscere il Cimitero dei Libri Dimenticati. Erano le prime giornate dell’estate del 1945 e noi camminavamo per le strade di una Barcellona intrappolata sotto cieli di cenere e un sole vaporoso che si spandeva sulla rambla de Santa Monica in una ghirlanda di rame liquido. «Daniel, quello che vedrai oggi non devi raccontarlo a nessuno» disse mio padre. «Neppure al tuo amico Toms. A nessuno.» «Neppure alla mamma?» domandai sottovoce. Mio padre sospirò, trincerandosi dietro il sorriso dolente che lo seguiva come un’ombra nella vita. «Ma certo» rispose a capo chino. «Per lei non abbiamo segreti. A lei puoi raccontare tutto.»

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