Video-passeggiate di architettura. Rampelli al mercato storico di via Sannio: “Va riqualificato” (video)

4 Mag 2020 12:57 - di Redazione

Fabio Rampelli inaugura le Video passeggiate italiane di Architettura e Comunità. Prima tappa lo storico mercato romano di via Sannio. Inizia da lì, a ridosso delle antiche Mura Aureliane e della Basilica di San Giovanni. “Ho pensato che le bellezze conosciute negli anni attraverso la mia attività devono essere raccontate. Anche in video pillole di pochi minuti. Inquadrate in un contesto di comunità. E assistite dai miei studi universitari”, spiega il vicepresidente della Camera, architetto.

Rampelli inaugura le video passeggiate

“Ho iniziato dallo storico e popolare mercato di via Sannio. Ora chiuso a causa del coronavirus. Che costituisce uno dei punti caratteristici del commercio all’aperto della Capitale. Frequentato da famiglie di ogni specie e da migliaia di giovani”. Chi non è andato in campeggio senza passare per qui? si chiede Rampelli. “Chi non ha provato l’ebrezza di acquistare abiti usati ‘tutto a mille lire’? Chi non ha cercato abbigliamento o accessori militari su questi banchi?”.

Il mercato nasce da un conflitto tra i commercianti del mercato di Piazza Vittorio e i ‘bancarellari’ abusivi. Alla fine della seconda guerra mondiale”, spiega Rampelli in un video pubblicato su Facebook. Le autorità prima trasferirono gli abusivi nella vicina piazza Dante. E  poi, dal 1957, lo spazio definitivo divenne via Sannio. Ai piedi di Porta San Giovanni. “E’ costituito da  duecento banchi”, illustra l’esponente di Fratelli d’Italia. Mentro sullo sfondo corrono le immagini di tettoie di fortuna. Reti e reticolati. Perché il mercato oggi si presenta come una degradata baraccopoli.

“O si riqualifica o si chiude. Basta incuria”

“Da qui sono passati tutti i sindaci di Roma, compresa la Raggi. Tutti hanno fatto promesse per riqualificarlo. Ma nulla è stato fatto.  La Roma post pandemia deve assumere le sue decisioni. O si riqualifica creando un mercato caratteristico di rango. Da trasmettere nelle guide turistiche. Oppure chi l’ostacola deve avere il coraggio di chiuderlo. Questo scempio dovuto ai divieti delle sovrintendenze e alla sciatteria del Campidoglio deve cessare. Se si preferiscono anonimi prati all’inglese lo si deve dire chiaro e tondo. E ci si assume la responsabilità di mandare sul lastrico gli operatori. E di uccidere una tradizione quasi secolare. Io preferisco l’unione dell’architettura con il sentimento”, conclude Rampelli. “Il contrasto tra l’austerità delle Mura romane e la ‘caciara’ dello storico intramontabile Mercato di Via Sannio. Di giardini incolti con l’erba alta di una savana a Roma ce ne sono anche troppi”.

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