Tre saluti romani a Nervi. La psicopolizia si mette subito in moto. Perché il porticciolo è stato intitolato a un ex-Rsi
L’intitolazione del Porticciolo di Nervi all’ex Rsi Luigi Ferraro è stata salutata da tre nerviesi con una bottiglia di spumante e il saluto fascista. Il video circolato su whatsapp è poi finito sulla pagina Facebook “Cresciuti disagiati” e ripreso dal sito on line “Il nerviese”. Se ne è voluto subito fare un caso, grazie alla solerte vigilanza di Repubblica Genova che ha ripreso il video. Opposizioni e Anpi hanno protestato ma il sindaco Bucci non gli ha dato retta. E c’è da capirlo: forse Genova e tutta l’Italia hanno problemi ben più pressanti in questo momento?
Ma la diffusione del video fa parte dell’operazione di demonizzazione della scelta di intitolare a Luigi Ferraro il porticciolo. Iniziativa provocatoria e offensiva per Genova secondo il Pd. Mario Bozzi Sentieri ha spiegato sul nostro sito chi era Luigi Ferraro: “Ferraro, scomparso nel 2006, è stato qualcosa di più di un combattente eroico. Nel dopoguerra ha dedicato la sua vita allo sviluppo delle attività subacquee di cui è considerato un pioniere. Nel 1948 creò la prima società sportiva subacquea, curando la divulgazione della tecnica delle immersioni subacquee ed insegnando l’utilizzo del respiratore a circuito chiuso. In seguito organizzò, con il Touring Club Italiano, la prima scuola sportiva subacquea antenata dei moderni centri immersioni. In campo industriale fondò un’azienda all’avanguardia nel settore, la Technisub, collaborando, tra l’altro con Enzo Majorca, campione dei record di profondità”.
“Nel 1945, in coerenza con questa sua posizione, Ferraro fu protagonista a Valdagno, nel vicentino, dove era arretrato il Gruppo Gamma, del salvataggio dello stabilimento Marzotto, oggetto della possibile rappresaglia di una colonna tedesca in ritirata. Ferraro trattò con i tedeschi e con i partigiani, garantendo il passaggio della colonna tedesca e facendo rientrare alle proprie abitazioni i propri marò con un lasciapassare della Brigata partigiana Stella. Di questo episodio ricevette attestato dal Cln”.
Non basta pubblicare qui, dove e’ parecchia la gente che cerca di pensare con la propria testa. Notizie come questa, con il curriculum vitae del “discusso personaggio” andrebbero pubblicate, come controinformazione, magari a pagamento, sui “giornaloni” dove anche i meno autonomi si abbeverano, dimostrando cosi’ l’ INDIFENDIBILITA DELLE POSIZIONI DELLA SINISTRA. Onore a Ferraro a a quanti, come lui si sono spesi per il BENE DELL’ITALIA-