Terrorismo, Urzì: “L’Alto Adige dimentica la violenza secessionista”

9 Mag 2020 18:48 - di Redazione

“Ancora una volta il giorno della Memoria delle vittime del terrorismo, celebrato in tutto il Paese, in Alto Adige viene fatto trascorrere sottotraccia dalle Istituzioni locali. Nessuna celebrazione e nessuna deposizione di corone di fiori da parte del Presidente della Provincia e del Sindaco di Bolzano che pure  non avevano mancato di tributare l’omaggio al 25 aprile ed al 1° maggio”. Così in una nota Alessandro Urzì, consigliere della provincia di Bolzano e della Regione Trentino Alto Adige per Fratelli d’Italia – L’Alto Adige nel cuore.

“A Bolzano dimenticano il terrorismo secessionista”

“Ricordare è un dovere, ha detto oggi il Capo dello Stato Sergio Mattarella. Un messaggio però ignorato dal Presidente Kompatscher e dal Sindaco di Bolzano. In Alto Adige – prosegue Urzì – per la ventina tra civili e servitori dello Stato caduti sotto il fuoco del terrorismo secessionista non c’è nessuna memoria ufficiale, ma solo il silenzio e l’oblio, in una terra che rende ancora troppo spesso omaggio ai carnefici e dimentica le vittime”. 

“In Alto Adige si tace sulle vittime italiane”

“Nel rivolgere un commosso pensiero a tutti coloro che tributarono la vita a questa buia stagione della storia del nostro Paese, con particolare affetto per le vittime altoatesine che si cerca in ogni modo di dimenticare ed ai loro familiari, devo ancora una volta esprimere il mio sconcerto rilevando che in Provincia di Bolzano questa ricorrenza, istituita al Parlamento per ricordare tutte le vittime del terrorismo  senza distinzione, viene totalmente disattesa, in un assordante silenzio generale delle Istituzioni locali”, conclude il coordinatore regionale di Fdi. Lo comunica in una nota l’Ufficio Stampa di Alessandro Urzì, Consigliere regionale e provinciale de L’Alto Adige nel cuore Fratelli d’Italia.

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