Sputa e tossisce in faccia alla bigliettaia: «Ho il coronavirus». Lei si ammala e muore

13 Mag 2020 17:09 - di Desiree Ragazzi
bigliettaia

Una tragedia incredibile. Una bigliettaia è stata aggredita a sputi e colpi di tosse da un uomo infettato dal Covid-19. Una storia incredibile che non avremmo mai voluto leggere:  è accaduto a Londra e la vittima Belly Mujinga, 47 anni, addetta ai biglietti a Victoria Station, grande stazione ferroviaria.

La bigliettaia è morta per il coronavirus. Ma sono le circostanze in cui la donna è stato colpita dal virus che l’ha poi uccisa, a provocare sconcerto. Un passeggero le ha tossito e sputato addosso dicendo di essere malato di coronavirus. Belly Mujinga, bigliettaia per le ferrovie britanniche, così si è ammalata ed è morta. Una storia, racconta Leggo, che ha fatto il giro del mondo dopo la denuncia del sindacato. La polizia ha aperto un’inchiesta per rintracciare l’aggressore. Lo scorso marzo Belly era al lavoro con una collega alla Victoria station di Londra, quando entrambe sono state aggredite dall’uomo.

Covid, l’aggressione alla bigliettaia

«Erano nella hall accanto al bancone quando sono stati aggredite da un utente che sputava su di loro», ha spiegato il sindacato Tssa (Transport Salaried Staffs’ Association) in una nota. «Un uomo ha tossito su di loro e e poi ha detto che aveva il virus».

Non il primo misfatto del genere, ricorda La Stampa, nel Regno e nel resto del mondo, contro lavoratori di servizi essenziali impegnati in prima linea sulla trincea dell’emergenza coronavirus; ma uno dei primi noti conclusosi con la morte della vittima.

Nel giro di pochi giorni sia Mujinga sia la collega si erano ammalate. Poi Belly ha accusato gravi problemi respiratori ed è stata ricoverata al Barnet Hospital in terapia intensiva. Ma non ce l’ha fatta. È morta il 5 aprile, come reso pubblico ora dal sindacato a cui era iscritta, la Tssa. Il fatto è stato denunciato frattanto alla polizia ferroviaria, che ha avviato una indagine per tentare di risalire all’aggressore.

 

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