“Scoppieranno rivolte sociali”: il sondaggio che Conte & co dovrebbero leggere con molta attenzione
Sette italiani su dieci temono che la crisi porti a rivolte sociali, specie al Nord. È quanto emerge da un sondaggio di Euromedia Research per La Stampa, che mostra anche un tracollo della credibilità della politici. Solo 5 italiani su 100, infatti, dicono di riporre ancora fiducia nei leader politici.
“Instillato il seme della paura”
“Dopo 100 giorni di lockdown gli italiani iniziano ad avere paura”, spiega la direttrice dell’istituto demoscopico, Alessandra Ghisleri, facendo riferimento all’incertezza per il futuro, alimentata anche dalle informazioni contraddittorie fornite in questi lunghi mesi di emergenza. In questo modo è stato “instillato il seme della paura”.
La gente chiede rispetto da parte delle istituzioni
“Interrogati nel merito dopo 4 giorni di Fase 2, solo l’1,3% ci ha dichiarato di essere uscito anche durante il lockdown, il che coincide con quanto dichiarato il 15 aprile sullo stesso tema. Dai numeri ci si rende conto che la responsabilità degli italiani ha risposto positivamente quando ha dovuto rispettare le regole. Lo stesso rispetto che ora la gente chiede in cambio alle istituzioni. Perché, mentre montano le polemiche cercando di far emergere ognuno le proprie opinioni inseguendo chi può aver sbagliato, ci sono famiglie che si scoprono in grandi difficoltà economiche“.
La crisi e la paura di rivolte sociali
Così, alla paura per il contagio, si affianca, con sempre maggiore forza, la paura per il futuro. Gli italiani preoccupati per la mancata ripresa oggi sono più di quelli preoccupati per il contagio: il 56,8% che “teme l’aggravamento della situazione economica”, a fronte del 40,1%, che “rimane ancora concentrato sul contagio”.
Mi auguro che inizino le rivolte sociali per staccare dalle poltrone questi ladri e infami al governo. Se parte la rivolta tutta l’Italia si rivolterà e non ci saranno scorte che tengano.
Ammesso che la “presa della Bastiglia” sia avvenuta veramente è possibile anzi, addirittura probabile, che qualche manifestazione del genere possa avvenire nel medio termine, soprattutto da parte di chi avrà perso la propria fonte di reddito. E, se ci pensiamo, di costoro ce ne sono tanti.
Nessuna fiducia per chi ci ha ingannato sin dall’inizio.
È ora di lottare contro chi tenta di affamarci e toglierci quel briciolo di libertà che ci rimane
Qua in Emilia sono tutti entusiasti della dittatura sanitaria. Rossi rossi ed entusiasti.
Per favore, non giochiamo a CONFONDERE LA PAURA CON LA RABBIA!