Sardine, nel suo libro Bonaccini rivela: altro che fuori dai partiti, con loro c’è stato sempre un contatto quotidiano

19 Mag 2020 17:16 - di Vittoria Belmonte

Stefano Bonaccini, ormai è noto a tutti, ha ambizioni nazionali. Dopo che ha rintuzzato l’assalto leghista alla roccaforte rossa dell’Emilia Romagna Bonaccini nell’area Pd è una stella in ascesa. La scalata ai palazzi romani comincia sempre con un libro, e Bonaccini ha stampato il suo pamphlet. Si intitola “Dall’Emilia Romagna all’Italia. Idee per un Paese migliore“.

I capitoli grondano buone intenzioni, come sempre avviene con i libri dei politici. Il Pd deve aprirsi alla gente, ai territori, deve farla finita con le vecchie liturgie. Ritroviamo insomma tutto l’armamentario retorico che generalmente affolla le pagine dei libri di questo genere.

Ma c’è anche un particolare interessante. Ricordate quando le sardine, che cominciarono proprio in Emilia Romagna la loro mobilitazione, giuravano di non avere alcun contatto con il Pd e di essere un movimento dal basso, spontaneo, senza tessere? Ebbene, come in tanti hanno sospettato e detto, erano tutte frottole.

A confermarlo è ora lo stesso Bonaccini, e proprio nel suo libro. Dove racconta che c’era un bravo ufficiale di collegamento tra il suo staff elettorale e le sardine. Questo regista dei contatti con le sardine programmava iniziative, piazze da occupare e slogan direttamente con Mattia Santori. In modo da contrastare, separati ma coordinati, l’avversario leghista. Tutto era pianificato, a distanza ma attraverso un contatto quotidiano. Dove Bonaccini non poteva andare o si vergognava di andare, come a Bibbiano, andavano le sardine. Eppure in quei giorni di gennaio Mattia Santori ripeteva a tv e giornali che le sardine non avevano collegamenti con i partiti, che non erano di sinistra ma avevano un consenso trasversale, che il loro compito era solo la ricerca della “buona politica”. Invece il loro era solo un travestimento, un camuffamento gestito dal bravo ufficiale di collegamento di cui parla Bonaccini. Alla fine la verità viene sempre a galla.

Commenti

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  • Giuseppe Forconi 20 Maggio 2020

    Ricordatelo e non dimenticatelo, il pesce, principalmente in estate, dopo due giorni puzza e puzza di brutto fino a farvi vomitare.
    Per il momento usate le mascherine, poi quando la puzza diventera’ impossibile, chiamate l’ufficio dell’igiene per la disinfestazione generale.
    RICORDATELO.

  • Silvia Toresi 20 Maggio 2020

    Ma si sapeva che le sardine erano parte del PD. Avevano preso gli Italiani proprio per degli stupidi?

  • Maurizio Giannotti 20 Maggio 2020

    L’abbiamo sempre saputo. I fessacchiotti di nome “Sardine” non sono che dei pupazzi abilmente orchestrati dai vecchi volponi del Partito (sedicente) Democratico. All’infuori di due o tre capetti, nulla facenti e in cerca del posto di comodo, gli altri sono solo degli illusi che si sono fatti manipolare. A quando la sveglia dal sonno dogmatico?????

  • Laura52 20 Maggio 2020

    Ma qualcuno crede ancora a Babbo Natale? Parliamo della sinistra! Per loro la verità è sempre un optional!