Riaprono palestre, piscine e centri sportivi. Ecco cosa si può fare e cosa no
Prenotazioni, accessi contingentati, elenco delle presenze da conservare per 14 giorni. Oggi, in quesi tutte le regioni, è il giorno della riapertura di palestre, piscine e centri sportivi. Uniche eccezioni: Lombardia, dove ci si potrà tornare ad allenare non prima del 31 maggio, e Basilicata, dove la riapertura è fissata per il 3 giugno. Come per gli altri esercizi, anche a queste strutture è richiesto il rispetto di regole ben precise. A partire dalla necessità di “predisporre una adeguata informazione sulle tutte le misure di prevenzione da adottare”.
Termometri, dispenser e distanze di sicurezza
In ingresso potrà essere rilevata la temperatura, impedendo l’accesso alle strutture a chi ha più di 37,5. Distanze di sicurezza da rispettare in tutti gli ambienti, a partire da spogliatoi e docce, che potranno anche essere organizzati con separè o numero chiuso. Le strutture, inoltre, dovranno essere dotate di dispenser per le soluzioni idroalcoliche e tutte le attrezzature “che non possono essere disinfettate non devono essere usate”. Pulizia e disinfezione degli ambienti e degli strumenti, infatti, vanno garantite con frequenza, “anche più volte al giorno, ad esempio tra un turno di accesso e l’altro”, mentre per gli spogliatoi, armadietti compresi, vanno previste per lo meno a fine giornata.
Come comportarsi nelle palestre
Attenzione particolare, poi, all’areazione dei locali. “Per quanto riguarda il microclima – sono le linee guida – è fondamentale verificare le caratteristiche di aerazione dei locali e degli impianti di ventilazione e la successiva messa in atto in condizioni di mantenimento di adeguati ricambi e qualità dell’aria indoor”. Le raccomandazioni per i clienti, oltre a quella consueta di lavare o disinfettare spesso le mani, comprendono anche quella di non lasciare in giro i vestiti usati per l’attività fisica, ma di riporli nelle borse personali, e poi lavarli separatamente; di usare sempre bicchieri monouso o bottigliette personali; di gettare subito fazzolettini o altri materiali monouso.