Report, la Digos acquisisce la puntata su Forza Nuova e la strage di Bologna
La Procura di Bologna si muove per acquisire il recente servizio giornalistico di Report sulla strage di Bologna.
Questa mattina, infatti, agenti della Digos hanno bussato alla redazione di ‘Report‘, in Via Teulada, a Roma chiedendo di acquisire il materiale giornalistico sulla strage di Bologna.
La Digos, per conto della Procura di Bologna, si è presentata nella redazione del programma condotto da Sigfrido Ranucci. E ha chiesto di acquisire il girato dell’inchiesta “Il virus nero” di Giorgio Mottola.
Un servizio andato in onda lo scorso lunedì, 27 aprile. Gli agenti hanno richiesto tutta la documentazione relativa alle notizie inedite trasmesse sulla strage di Bologna.
Nel corso del servizio, Report ha mostrato documenti, che sostiene essere inediti, relativi al sostegno dato, in Inghilterra, alla latitanza di alcuni esponenti della destra extraparlamentare italiana negli anni ‘70.
Report ha poi mandato in onda un’intervista esclusiva a Raymond Hill, ex-dirigente del movimento neonazista inglese vendutosi, poi, alla polizia inglese con cui ha collaborato per anni.
Report ha quindi ipotizzato un collegamento fra i latitanti di destra e la strage di Bologna.
E Hill ha sostenuto che vi sarebbe stato un incontro fra lui e Enrico Maselli quattro mesi prima della strage di Bologna.
Secondo Hill, Maselli, gli avrebbe annunciato un importante attentato in Italia e gli avrebbe chiesto rifugio per i neofascisti che sarebbero stati costretti a fuggire all’estero.
Maselli, tuttavia, ha smentito qualsiasi riferimento alla strage di Bologna pur confermando la data e il luogo dell’incontro. Ed ha anche sostenuto che Hill da anni va raccontando bugie sul suo conto.
Nel corso del servizio di Giorgio Mottola, ‘Report‘ ha, inoltre, svelato come la conversazione in questione fosse stata attenzionata nel 1985 anche dalla polizia italiana. Ma le indagini però non hanno prodotto alcun esito dal momento che furono condotte non su Enrico Maselli, ma, per un errore investigativo, su un quasi omonimo, Enrico Tomaselli.
‘Report‘ ha messo a disposizione della Procura di Bologna tutto il materiale e le interviste, con l’auspicio di “poter contribuire a far luce su una delle più tristi e misteriose vicende della storia italiana”.
Ma l’ex-deputato Enzo Raisi, già membro della Commissione Mitrokhin, è più che scettico. E parla di “fake news” e di “puntata super complottista”. Durante la quale Report “ci mette una intervista ad un presunto militante del partito neonazista inglese”. Che è, “in realtà, confidente e infiltrato dalla polizia inglese”.
Raisi annota un particolare di non poco conto. “A domanda del giornalista di Report “ ma le ha parlato di una strage a Bologna? Hill replica: lo stesso informatore risponde no. Ma che lui lo avrebbe collegato quando seppe della notizia della strage di Bologna”.
“Ad oggi è certo e certificato – ricorda Raisi – che il 2 agosto 1980 a Bologna erano invece certamente presenti 2 terroristi del gruppo Carlos, Kram e la Frolich. Erano altresì presenti due terroriste cilene o presunte tali. Che hanno usato due passaporti falsi in uso al gruppo Carlos in altri attentati. Ed era presente il terrorista Br Francesco Marra”, dice l’ex-parlamentare Enzo Raisi, già membro della Commissione Mitrokhin.
”Ci sono documenti inconfutabili e accertamenti di organi di polizia sulla loro presenza”, ricorda Raisi.
Ecco perché non si trovano mai i responsabili delle stragi in Italia. Prima l’ideologia, l’odio politico, poi i fatti. Qualcuno ricorda quando negli anni ’70 la sinistra giurava e spergiurava che la violenza di sinistra non esistesse, tanto meno gli attentati, e che le BR erano una invenzione della “destra reazionaria e capitalista”?
Un vergognoso castello di carte che a distanza di decenni ancora nasconde l’ identita’ ed il movente del vero mandante di questo ed altri “misteri” degli “anni di piombo”.
Per fortuna, se ci si vuol documentare, cercando in rete si riesce ad andare oltre le FAKE NEWS UFFICIALI. E per partire basta cercare quanto emerso dalle inchieste di Ferdinando Imposimato.
Che comincino a cercare l’identita’ della “donna mancante”!
Quindi la strage di Bologna sarebbe stata effettuata anche da stranieri. A che pro?