“Muoriamo di fame, non di coronavirus!”. E s’incatena fuori al suo bar (video)
Un’imprenditrice cosentina, Giovanna Mirabelli, titolare del bar gelateria Le Vele di corso Mazzini, protesta contro la chiusura dei locali all’aperto. Questa mattina per contestare la decisione scaturita dalla sentenza del Tar di Catanzaro, che consente da oggi solo servizio da asporto, si è incatenata con delle manette al tendone esterno all’esercizio ubicato nel centro della città di Cosenza. Sul posto sono intervenuti gli agenti della Polizia di Stato e della Polizia municipale che hanno convinto la donna a tornare dietro al bancone per evitare assembramenti.
La Calabria e la decisione del governo
“La fame in Calabria – dichiara Mirabelli all’Adnkronos – uccide più del coronavirus. Non siamo un paio di scarpe che possono essere riposte in una scatola, ma materiale umano. La chiusura dei locali non può essere l’unica misura anticontagio, bisogna adeguare nostri comportamenti attenendoci al necessario distanziamento sociale. E il
senso civico che ci protegge”.
“Per aprire abbiamo speso soldi e rastrellato i cassetti per reperire le risorse di cui avevamo bisogno. Ci è voluto coraggio. Adesso ci impongono di chiudere i servizi all’esterno. Non possiamo fungere da ring politico, – afferma con le manette ancora al braccio – abbiamo una dignità come tutti gli esseri umani. Le beghe politiche sono solo a danno nostro. Chiedo pietà”. E la governatrice Santelli non si arrende…
VOI che donate il 2/1000 ai partiti politici siete dei coglioni, noi siamo alla canna del gas e loro si anticipano la donazione ad agosto sulla base di quello incassato nel 2018, vedrete che quando il decreto rilancio andrà in aula lo voteranno tutti, poveri creduloni che abboccate a tutto quello che vi dicono.
io sono anni che non dono niente perchè non ci credo in questi politici, quando vanno in televisione fanno vedere che tra di loro litigano e si offendono ma quando si spengono le telecamere si mettono sotto braccio e dicono “anche oggi abbiamo preso per il culo gli italiani e vanno a cena al ristorante I DUE LADRONI. Si finanziassero da soli con tutto quello che prendono
questo è il paese più bello del mondo purtroppo siamo governati da incapaci che seduto (diciamo incollati ) sopra i loro scanni decidono che il popolo se non è morto di coronavirus deve morire di fame e assediato dalle tasse.
Cominciassero loro a togliersi lo stipendio e campare con la cassa integrazione (mai arrivata), conosco persone che dopo tre mesi non hanno visto un becco di un quattrino.
Con questo voglio dire che visto che mi hai obbligato a chiudere il prestito in banca vallo a fare tu governo e dai i soldi a fondo perduto a imprenditori e a chi ha perso il posto di lavoro invece di gonfiare ancora le banche con interessi.
Così oltre il danno pure la beffa.
Che vergogna