Lombardia, schiaffo al Pd. A capo della commissione Covid eletta una renziana. E scoppia il caos

26 Mag 2020 18:00 - di Redazione

Scintille tra Italia viva e Partito democratico in Lombardia. A scatenare le polemiche è stata l’elezione della renziana Patrizia Baffi alla guida della commissione d’inchiesta regionale sulla gestione dell’emergenza coronavirus con 46 voti su 79 votanti.

Il Pd e il M5s non l’hanno presa bene e hanno abbandonato la commissione per protesta nei confronti della scelta della rappresentante di Iv avvenuta, hanno denunciato, con i voti del centrodestra. Dall’area di centrosinistra erano stati indicati tre candidati: Jacopo Scandella (Pd), che ha avuto 28 voti, e poi Michele Usuelli (+Europa) e la stessa Baffi.

Per Pd e M5S quanto accaduto svelerebbe un accordo tra Lega e Italia Viva, reso evidente anche dal voto in giunta sulla Open Arms.

“Ieri Salvini partecipa ad una riunione della Lega al Pirellone. Italia Viva non partecipa al voto sul processo a Salvini. La maggioranza regionale lombarda vota Patrizia Baffi di Italia Viva presidente della commissione d’inchiesta sui fatti relativi al Covid-19. Il presidente, da statuto, deve essere indicato dalla minoranza -spiega Pietro Bussolati, del Pd-. La minoranza aveva votato con il 95% dei voti Jacopo Scandella (PD) in tutti i precedenti tentativi. Baffi riceve unicamente il suo voto come minoranza e 45 dalla maggioranza”.

Pesante l’accusa di Marco Carra, della segreteria Pd:  “Oggi si è finalmente consumato l’accordo tra Salvini e Renzi: tu salvi il posto a me e io do una poltrona a te. A questo punto sarebbe giusto aprire una riflessione seria sul rapporto tra il Pd e Italia Viva da ogni latitudine, per evitare di essere continuamente presi per in giro da Renzi, dal momento che lo ha già fatto per molti anni nei confronti della sinistra, provando a distruggerla”.

Immediata la replica di Ettore Rosato, presidente di Iv: “Patrizia Baffi sarebbe un’ottima Presidente della Commissione d’Inchiesta sulla sanità lombarda, sia per competenza che per storia personale. La vergognosa strumentalizzazione della vicenda da parte del Pd impone però scelte nette, come sappiamo fare noi. Invitiamo Patrizia a dimettersi. A noi le poltrone non servono, lasciamole al Pd”.

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