L’eurodeputata Regimenti: “Terapia al plasma? Funziona. E la seconda ondata non ci sarà”

8 Mag 2020 12:48 - di Antonio Pannullo
luisa regimenti plasma

“Ma chi l’ha detto che sulla terapia al plasma non c’è letteratura? C’è, invece, ed è sterminata”. L’eurodeputata della Lega Luisa Regimenti, che è anche medico, non ci sta alla narrazione che fa l’esperto di turno in tv sull‘argomento del giorno. “Aggiungerò anche – dice la dottoressa – che sono anni che la terapia al plasma viene utilizzata, e che sulla sua efficacia non ci sono dubbi. Non l’ha inventata di dottor Di Donno dell’ospedale di Mantova, al quale tutti oggi danno addosso inspiegabilmente. Lui l’ha solo applicata. E’ una cosa che medici e infettivologi conoscono da molti anni”.

La terapia al plasma è ben conosciuta da anni

Ma di cosa si tratta, precisamente? Semplicemente di estrarre il plasma sanguigno da dei donatori guariti dal coronavirus e iniettarlo negli ammalati. Finora i risultati sono stati molto confortanti. In pratica, il principio è quello di un vaccino, solo che un vaccino per il coronavirus ancora non c’è. “Il medico – continua la dottoressa Regimenti, che fa parte della commissione Sanità del parlamento europeo – ha il dovere di tentare in ogni modo di salvare la vita dell’ammalato. Quando è comparso questo coronavirus, ne sapevamo tutti poco o niente. Addirittura si pensava fosse una malattia respiratoria. Fino a quando, grazie alle autopsie che prima erano state vietate, si è scoperto che è una malattia circolatoria. Il problema del plasma è che ogni donatore ne può dare una, massimo due volte, quindi non ce ne è abbastanza. La soluzione sarebbe rpodurlo artificialmente, e so che in Israele e all’università di Utrecht, in Olanda, stanno cercando di produrlo”.

La Ue all’inizio si è mostrata tiepida sull’emergenza

Come detto, la Regimenti è eurodeputata, della Lega, ed è stato testimone diretto di come la Ue abbia inizialmente affrontato la pandemia. Sappiamo che l’Oms l’ha addirittura negata, dicendo che non si trasmetteva tra gli umani. La Ue non è arrivata a tanto. “Ricordo che il commissario alla Sanità, la cipriota Stella Kyriakides, all’inizio – parliamo di gennaio – era piuttosto tiepida sull’argomento. Ma a fine mese feci un intervento nell’aula di Strasburgo, spiegano come stavano le cose. E qualcosa poi si è mosso. Devo dire anche che grazie alla mia sollecitazione continua, insieme con la commissione Sanità, alla fine gli unici soldi arrivati da Bruxelles in Italia sono stati quelli per il comparto sanitario”.

Perché sminuiscono il plasma? Troppe invidie…

Ma la terapia al plasma oggi in Italia sembra essere sottovalutata, sminuita, trascurata, perché? “Sì, eppure la conoscono tutti gli addetti ai lavori. Quello che mi viene da pensare è che ai tanti esperti che vanno sempre in tv, dando purtroppo spesso indicazioni anche contraddittorie, bruci non averlo detto per primi, non averci pensato loro, e così la ostacolano”. Per quanto riguarda le teorie complottiste che sono uscite fuori, la dottoressa Regimenti le ritiene infondate. “Si è detto che le case farmaceutiche boicotterebbero la terapia perché non ci guadagnerebbero, ma non è così. In realtà, pur essendo il plasma del donatore gratuito, estrarlo e trasformarlo implica una serie di procedimenti, di macchinari, di materiale. Si calcola che ogni sacca di plasma verrebbe a costare sugli 80 euro. In quel caso le case farmaceutiche potrebbero fattivamente essere coinvolte nella filiera e collaborare col sistema sanitario”.

“Il ministro della Sanità non è stato all’altezza della situazione”

Sul come è stata gestita l’emergenza in Italia, l’eurodeputata non ha dubbi: “Ne stiamo venendo fuori solo grazie ai medici e al personale sanitario, altro che sanità migliore del mondo. E’ gestita malissimo, e purtroppo devo anche dire che il nostro ministro della Sanità Speranza non ha saputo essere all’altezza della situazione. In una fase del genere lui avrebbe dovuto essere addirittura più presente del presidente del Consiglio, perché aveva una grande responsabilità. Invece ha fatto il convitato di pietra. Siamo stati sfortunati. Anche il Pd e il govenatore-segretario Zingaretti ha agito come peggio non poteva: un errore dietro l’altro. Dalla sottovaluazione e addirittura irrisione di chi avvertiva dell’emergenza, al mancato reperimento dei dispositivi di sicurezza relativi, con tutto quel che ne è seguito. Ci hanno messo agli arresti domiciliari perché non avevano capito cosa stesse succedendo”.

La seconda ondata? Non ci sarà

Ma ci sarà questa paventata “seconda ondata” che molti temono dopo l’irrazionale e confuso “liberi tutti” del governo? Su questo la dottoressa Regimenti è ottimista: “No, questo non lo credo. La seconda ndata, se ci sarà, non sarà significativa, almeno in Italia. Dopo due mesi di chiusura totale, il virus dovrebbe essere ormai praticamente scomparso. Nessuno di quelli che tornerà in cirolazione ce lo ha. E poi soprattutto sono fiduciosa nella capacità degli italiani di curarsi e cautelarsi”.

Commenti

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  • Deanna Bussadori 10 Maggio 2020

    TUTTE le regioni devono obbligatoriamente applicare su richiesta del paziente o suoi parenti stretti la terapia al Plasma !! Qui in Emilia Romagna – Rimini- non ci è concessa ! Una mia coinquilina è deceduta dopo 40 giorni di agonia e nell’ultima settimana la figlia chiedeva disperatamente di tentare con le trasfusioni al plasma. Io sono mantovana di nascita , e romagnola di adozione… ma molto scettica e sconfortata. Bisogna fare Presto !!!!!!!!