La lezione francese: lockdown finito, riaprono anche le scuole

12 Mag 2020 13:06 - di Carlo Marini
francese

«Comodo rimandare a settembre» la riapertura delle scuole, «ma se si accumulano difficoltà alle elementari è difficile recuperare». Così il ministro francese dell’Istruzione Jean-Michel Blanquer in un un’intervista a Repubblica. 

Un’intervista che evoca il paragone con le titubanze del nostro ministro, Azzolina. E con la scelta italiana di aprire (forse parzialmente) solo a settembre. 

L’Italia sarà l’ultima nazione a riaprire le scuole

Al momento, se tutto dovesse essere confermato, l’Italia sarà infatti l’ultima nazione d’Europa a riaprire le scuole. Una scelta che rischia di avere ripercussioni pesanti su bambini e famiglie.

Il ministro francese: “Ho paura della paura”

«Ho paura della paura», sottolinea Blanquer, «ora dobbiamo dobbiamo trovare un modo di far funzionare le nostre società tenendo conto del virus. L’obiettivo immediato e’ far tornare a scuola quei bambini piu’ svantaggiati pur sapendo che nel loro caso sarà ancora più difficile. Per questo è importante ricreare un circolo virtuoso di fiducia».

In particolare, tornano scuola 1,5 milioni di bambini francesi delle materne e delle elementari Le elementari, continua il ministro francese, «sono una priorità assoluta. Quando si accumulano difficoltà alle elementari, diventa complicato recuperare. E oggi non riesco a immaginare un bambino di sette anni che non frequenti la scuola per un intero semestre».

“Riapriamo per tutelare i bambini più poveri”

«Sarebbe stato più comodo rimandare tutto a settembre, ma mi sono rifiutato. Ne faccio una questione d’onore», ha dichiarato il ministro, che spiega anche perché non è stato seguito il parere del comitato scientifico che raccomandava una ripresa dopo l’estate: «Il comitato scientifico ha suggerito anche di avere una visione sistemica. Ci sono bambini che hanno carenze alimentari, problemi di maltrattamenti. L’autorità politica ha anche questa responsabilità. E se aspettassimo settembre per scoprire che il virus c’è ancora? Dovremmo rimandare ancora? Impossibile».

 

Le lezione francese: “Impossibile attendere zero contagi”

A chi poi sostiene che bisognava avere in mano più certezze sulla contagiosità dei bambini prima di rimandarli sui banchi di scuola, Blanquer fa notare che «allora bisognerebbe sospendere tutto finché non sarà trovato un vaccino o una cura. Il principio di precauzione può essere controproducente. Per non prendere il Covid si rischia di morire di tutti gli altri mali della società». 

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