Follia multe: dopo i ristoratori di Milano tocca al barista che porta il caffè a due poliziotti
Multe in libertà. Così il governo aiuta la ripartenza. Dopo il caso dei ristoratori di Milano, multati perché manifestavano il loro disagio anche se muniti di mascherina e rispettando il distanziamento, un nuovo caso fa discutere. Si tratta della multa a Torino al barista di via Monte di Pietà. 400 euro di sanzione perché ha portato tre caffè sull’uscio del Monte dei Pegni di Intesa Sanpaolo. Uno al direttore e due a due poliziotti che sorvegliavano la fila. Gli agenti della polizia locale – scrive Torino Today – hanno contestato al barista che, mentre per il direttore la consegna era consentita, questo non valeva invece per i due poliziotti, in quanto non risiedono né lavorano abitualmente in quel posto. L’episodio è avvenuto mercoledì 6 maggio.
Il titolare del bar, Giuseppe Viscardi, si sfoga con Torino Today: “Ho riaperto soltanto il 4 maggio e avrei potuto farlo molto prima. Ho preferito aspettare che riaprissero gli uffici. L’attività di consegna agli uffici per me è fondamentale per andare avanti, altrimenti tanto valeva non aprire. Ogni giorno al Monte dei Pegni ci sono tante persone in fila. Il direttore oggi ha deciso di offrire un caffè ai due poliziotti che danno una mano a dirimere le situazioni più caotiche. È una situazione paradossale, perché sto cercando di lavorare nel pieno rispetto delle norme e non ho lasciato a casa nessuno dei miei dipendenti. Di sicuro farò ricorso contro questa multa che ritengo assurda, che affonda il coltello in una situazione già drammatica”.
Dell’episodio si è occupata Maria Giovanna Maglie nel suo giornaliero appuntamento sui social definendo una “puttanata immonda” la multa al barista di Torino. Maglie ha poi commentato la leggerezza con cui si fanno multe a tutti coloro che manifestano pur nel rispetto delle regole e senza assembramenti. “Prove tecniche di dittatura? – si è chiesta la Maglie – vedremo se in Italia passa”.