Mascherine tricolori, il debutto a Roma e Milano: la parola torni al popolo, no alla dittatura sanitaria (video)
Mascherine tricolori, a Roma il debutto del movimento nato sui social che si oppone al governo Conte. E chiede di far tornare la parola al popolo. Una cinquantina di ‘mascherine tricolori’ sono scese in piazza intorno a mezzogiorno sulla terrazza di fronte al Colosseo, mentre altri due gruppi della stessa consistenza si sono riuniti a piazza Bologna e a piazza Mancini, sempre nella Capitale.
Gli italiani che “non si arrendono”
Mantenendo il distanziamento, i manifestanti si sono schierati alla maniera delle ‘sentinelle in piedi’ e hanno letto un comunicato: “Questa è una manifestazione pacifica, ma determinata – hanno spiegato – Nel pieno rispetto delle distanze, con la ferma volontà di non mettere a rischio la salute di nessuno. Siamo qui oggi per compiere un atto di libertà, per dimostrare che, nonostante il clima di terrore instaurato, esistono degli italiani che non si arrendono. Per ribadire che questa situazione è figlia degli errori di chi governa, non certo dei cittadini, che fino ad oggi si sono comportati in maniera esemplare”.
Manifestazione indipendente dalla politica
Chi ha partecipato tiene a rivendicare che la manifestazione è “indipendente dalla politica” e “spontanea”, un’iniziativa nata e cresciuta sui social che oggi porterà in piazza diversi gruppi di persone anche in altre città italiane per chiedere innanzitutto lo “stop alla dittatura sanitaria” e il ritorno alle urne: “La parola deve tornare al popolo, non siamo noi gli untori! Nonostante la repressione e i divieti, noi manifesteremo – dicono le ‘mascherine’ nel loro ‘proclama’ – E’ un nostro diritto, ma soprattutto è un nostro dovere. Ribellarsi oggi significa amare la nostra Nazione. Perché la mascherina non è un bavaglio. Viva la libertà! Viva l’Italia!”.
Flash mob anche a Milano
Flash mob delle ‘mascherine tricolori’ anche a Milano. Qui una cinquantina di persone si è riunita in piazza 25 aprile per leggere un comunicato in cui si rivendica la loro iniziativa “spontanea”, nata e cresciuta sui social, per chiedere lo “stop alla dittatura sanitaria” e il ritorno alle urne. In 18 sono stati bloccati dalle forze dell’ordine. Per i manifestanti sono poi scattate le sanzioni per violazione delle misure di contenimento del coronavirus.