Fase 2, nei ristoranti 1 metro di distanza tra clienti, menù online o disinfettabile. Tutte le regole

16 Mag 2020 9:38 - di Roberto Mariotti
1 metro

Distanza tra i clienti ridotta a 1 metro, uso di mascherina quando ci si alza dal tavolo. Stop ai buffet e lista delle prenotazioni conservata per ben 14 giorni. È quanto prevede la proposta unitaria che le Regioni hanno sottoposto al governo, per il secondo step della fase 2 al via.

Tutti a 1 metro di distanza, termometri all’ingresso

Potrà essere rilevata la temperatura corporea, impedendo l’accesso in caso di temperatura > 37,5 °C. È necessario rendere disponibili prodotti igienizzanti per i clienti e per il personale anche in più punti del locale. In particolare dovranno esserci all’entrata e in prossimità dei servizi igienici, che dovranno essere puliti più volte al giorno. Negli esercizi che dispongono di posti a sedere privilegiare l’accesso tramite prenotazione, mantenere l’elenco dei soggetti che hanno prenotato, per un periodo di 14 giorni. In tali attività non possono essere presenti all’interno del locale più clienti di quanti siano i posti a sedere.

Numero limitato di clienti

«Negli esercizi che non dispongono di posti a sedere – indicano ancora le Regioni – consentire l’ingresso a un numero limitato di clienti per volta, in base alle caratteristiche dei singoli locali». In questo modo si assicura il mantenimento di almeno 1 metro di separazione tra i clienti. Laddove possibile, occorre privilegiare l’utilizzo degli spazi esterni (giardini, terrazze, plateatici), sempre nel rispetto del distanziamento di almeno un metro.

Meno di 1 metro? Barriere fisiche

E ancora. «I tavoli», prosegue il documento, «devono essere disposti in modo che le sedute garantiscano il distanziamento interpersonale di almeno 1 metro di separazione tra i clienti, ad eccezione delle persone che in base alle disposizioni vigenti non siano soggette al distanziamento interpersonale. La distanza può essere ridotta solo ricorrendo a barriere fisiche tra i diversi tavoli adeguate a prevenire il contagio tramite droplet».

Niente buffet e niente riciclo dell’aria

La consumazione al banco è consentita «solo se può essere assicurata la distanza interpersonale di almeno 1 metro tra i clienti, ad eccezione delle persone che in base alle disposizioni vigenti non siano soggette al distanziamento interpersonale; detto ultimo aspetto afferisce alla responsabilità individuale». «La consumazione a buffet non è consentita. Il personale di servizio a contatto con i clienti deve utilizzare la mascherina e deve procedere ad una frequente igiene delle mani con soluzioni idro-alcoliche (prima di ogni servizio al tavolo). Bisogna favorire il ricambio d’aria negli ambienti interni ed escludere totalmente, per gli impianti di condizionamento, la funzione di ricircolo dell’aria».

Clienti con la mascherina  quando non sono seduti

«La postazione dedicata alla cassa – propongono inoltre le Regioni – può essere dotata di barriere fisiche (es. schermi). In alternativa il personale deve indossare la mascherina e avere a disposizione gel igienizzante per le mani. In ogni caso, favorire modalità di pagamento elettroniche, possibilmente al tavolo. I clienti dovranno indossare la mascherina tutte le volte che non si è seduti al tavolo».

Disinfezione delle superfici

«Al termine di ogni servizio al tavolo andranno previste tutte le consuete misure di disinfezione delle superfici, evitando il più possibile utensili e contenitori riutilizzabili se non igienizzati (saliere, oliere, ecc). Per i menù favorire la consultazione online sul proprio cellulare, o predisporre menù in stampa plastificata, e quindi disinfettabile dopo l’uso, oppure cartacei a perdere».

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