Boss scarcerati, Renzi non esclude la sfiducia a Bonafede. Forza Italia: «Se non ora, quando?»
Matteo Renzi cerca di riconquistare il centro della scena. Complice la mozione di sfiducia individuale contro il ministro Bonafede presentata dal centrodestra al Senato, il leader di Italia Viva prova a fuoriuscire dal cono d’ombra in cui si trova. «Mercoledì – scrive l’ex-premier nella sua E-news – si vota la mozione di sfiducia a Bonafede. Per il nostro gruppo interverrò io in aula. I numeri sono ballerini e Italia Viva potrebbe essere decisiva». Tutto e niente. Come al solito, verrebbe da dire. Da tempo, infatti, Renzi ci ha abituati a temerarie fughe in avanti puntualmente seguite da precipitose ritirate.
Renzi ai suoi: «Al Senato interverrò io»
Sul numero esatto delle promesse non mantenute, a cominciare dal ritiro dalla vita politica in caso di sconfitta al referendum, si è perso persino il conto. Non per niente, al tempo degli scout lo chiamavano il “Bomba“. Questa volta pare che punti al ripristino della prescrizione, di fatto abrogata dal Conte 1. Un obiettivo gradito a gran parte del centrodestra, specie Forza Italia, che Renzi non fa mistero di considerare come un serbatoio da cui attingere consensi preziosi. Tutto autorizza quindi a pensare che voglia strumentalizzare la mozione dell’opposizione per poi passare all’incasso del dividendo in maggioranza.
Bernini (FI): «Dove sono i garantisti della maggioranza?»
Un gioco scoperto, come confermano le parole di Anna Maria Bernini. Più che del guardasigilli grillino, infatti, la presidente dei senatori “azzurri” parla di ritorno della «questione giustizia» facendo riferimento proprio alla prescrizione, sulla quale – ricorda – «ha prevalso la linea giacobina e anticostituzionale». Come a dire che Forza Italia presidia il territorio e non consentirà incursioni. Non solo, ma contrattacca e sfida Renzi a fare sul serio e a essere serio. «Vedremo – conclude la Bernini – se tra le quattro sinistre al governo si farà sentire qualche voce di chi a parole si dichiara garantista e finora ha votato tutte le peggiori leggi liberticide». Insomma, se non ora, quando?
Renzi cazzeggia! Figurati se da la sfiducia al ministro! Sta contrattando, sottobanco, qualche prebenda per amici!