Allarme suicidi da lockdown: 25 in due mesi, 14 imprenditori. Conte lo sa?

11 Mag 2020 16:49 - di Monica Pucci

Di suicidi non si dovrebbe parlare, per evitare i rischi di emulazione. Ma quando i dati si fanno drammatici, non si può che tirare dei bilanci, come in questi tempi di coronavirus. Di pochissimi giorni fa la notizia dell’imprenditore Antonio Nogara, di Napoli, morto suicida attanagliato dalle preoccupazioni e dalle difficoltà di una crisi che in questi mesi di ”stop” non aveva certo risparmiato la sua impresa, i dipendenti e le sue responsabilità come titolare d’azienda.

Quella dell’imprenditore napoletano, però, è solo una delle tante storie dal tragico epilogo di queste ultime settimane, in cui imprenditori, disoccupati, dipendenti hanno dovuto fare i conti con gli effetti devastanti e non preventivati del blocco totale delle attività e della produzione dovuto all’emergenza coronavirus.

L’allarme dell’Osservatorio sui suicidi

L’Osservatorio ”Suicidi per motivazioni economiche” della Link Campus University, osservatorio permanente sul fenomeno delle morti legate alla crisi e alle difficoltà economiche avviato nel 2012, pubblica oggi i dati aggiornati lanciando un severo allarme per il dramma che si sta consumando nel nostro Paese.

“Quella che osserviamo è una tragedia nella tragedia in cui alle già tante vittime del Coronavirus occorre sommare i tanti, troppi suicidi legati agli effetti economici dell’emergenza sanitaria”,  dichiara Nicola Ferrigni, professore associato di Sociologia generale e direttore dell’Osservatorio.

I dati sono impietosi: dall’inizio dell’anno sono già 42 i suicidi, di cui 25 quelli registrati durante le settimane del lockdown forzato; 16 nel solo mese di aprile. “Questa ‘impennata’ risulta ancor più preoccupante se confrontiamo il dato 2020 con quello rilevato appena un anno fa: nei mesi di marzo-aprile 2019, il numero delle vittime si attestava infatti a 14, e il fenomeno dei suicidi registrava la prima vera battuta d’arresto dopo anni di costante crescita”.

I tentativi di ammazzarsi durante il lockdown

A questi numeri, di per sé significativi, vanno poi aggiunti anche quelli relativi ai tentati suicidi: 36 da inizio anno, 21 nelle sole settimane di lockdown. Proprio pochi giorni fa un 60enne di Baone in provincia di Padova è stato salvato dal suo tentativo di farla finita dovuto alla sospensione del lavoro appena iniziato e all’assenza di altre forme di reddito. Gli ultimi dati diffusi dall’Osservatorio alzano a 1.128 il totale dei suicidi legati a motivazioni economiche in Italia dal 2012 a oggi, e a 860 i tentati suicidi.

Quattordici imprenditori morti

Le vittime, secondo gli ultimi dati dell’Osservatorio, sono per lo più imprenditori: 14, sul totale dei 25 casi registrati nel periodo del blocco. Un numero importante che sottolinea, ancora una volta, e oggi con maggiore forza, la necessità di intervenire con misure e interventi a sostegno del tessuto imprenditoriale.

“Pochi mesi fa il nostro Osservatorio rimarcava, in un contesto di fiducia dato dal generalizzato calo del numero dei suicidi, soprattutto tra disoccupati e precari, l’esigenza di un programma di politiche economiche più ampio e strutturato, capace di guardare in modo particolare alle imprese e agli imprenditori”.

“Oggi più che mai questa esigenza diventa stringente – conclude Nicola Ferrigni – non solo per ricostruire il nostro Paese e per far ripartire l’economia, ma anche per prevenire quella che si sta delineando come una strage silenziosa, di cui le principali vittime sono gli imprenditori in difficoltà”.


Commenti

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  • Ignazio 20 Giugno 2020

    Ma questi ufficiali dell’imprenditoria vengono catalogati come caduti covid-19?
    Perché deve sacrificarsi un imprenditore ?
    Cosa ha guadagnato?
    Onore a questi imprenditori che sentono il peso sulle loro spalle….

  • Stefano Cattaneo 18 Giugno 2020

    25 in due mesi?? Allora per fortuna col lockdown c’è stato un gigantesco calo dei suicidi che normalmente erano 300 al mese.

  • antonio 17 Giugno 2020

    non e semplice per nessuna impresa piccola e non sara l ultimo e mi sa che non lo lasceremo solo grazie al nostro stato a presto collega

  • Dario 6 Giugno 2020

    E’ lo stato che non c”e

  • Maria 4 Giugno 2020

    Chi paga è sempre il popolo! Storia medioevale che ancora è attualmente attiva ! Una sola domanda perché i nostri governanti non hanno rinunciato al loro stipendio e ai vitalizzi da nababbi in periodo lookdoun?!!!! Ciò avrebbe permesso al popolo un po’di respiro!!!

  • Vilma 19 Maggio 2020

    Togliere la vita e questo il modo dell’italiani affrontare il problema causato dai politici. Io penso che la soluzione ce.

  • Uffa 17 Maggio 2020

    … e se anche lo sapesse?….. poteva fermare il covid, può inventarsi quello che non c’è?

  • Gennaro scala 12 Maggio 2020

    Io mi domando dove sta lo stato

  • LUIGI IAFELICE 12 Maggio 2020

    CHIEDETE AL PAGLIACCIO POTENZA DI FUOCO….IL CONTE CHE CONTA MA NON CONTA…LA FINISCE DI PRENDERE PER IL CULO LE PMI….

  • Giovanni Zoratto 12 Maggio 2020

    Strage silenziata, non silenziosa.
    Se non si vuole emulazione, niente più articoli su: spaccio, violenza, rapine… Niente più articoli solo feste.

  • fazio 11 Maggio 2020

    massimo rispetto per queste persone però il risultato finale è che non hanno risolto nulla perchè i suoi problemi li ha lasciati ai suoi eredi.