Virus, il “piano Sure” della Von der Leyen non serve a niente. L’Olanda vuol farci l’elemosina

3 Apr 2020 14:12 - di Redazione
Von der Leyen

Seppur con garbo ed eleganza, Giuseppe Conte ha respinto il piano Sure predisposto dalla Commissione Ue per fare fronte alle conseguenze del coronavirus. Il piano, di cui ha parlato la presidente della Commissione Ursula von der Leyen nella lettera a Repubblica, è destinato soprattutto alle nazioni più in difficoltà per l’emergenza sanitaria, come l’Italia. Prevede prestiti fino a cento miliardi di euro, con garanzie per 25 miliardi fornite dagli Stati membri. Prestiti che nelle intenzioni della Ue serviranno a sostenere la spesa pubblica per l’occupazione o la disoccupazione. La Von der Leyen ha fatto subito i conti della serva. E ha aggiunto a queste risorse i 750 miliardi annunciati dalla Bce per l’acquisto dei titoli dei debiti sovrani: in tutto, ha ricordato, fanno quasi 3mila miliardi, dice Von der Leyen. Anche se Frau Ursula non lo vede, il problema è politico. E mette in imbarazzo soprattutto il governo italiano.

L’olandese Hoekstra propone il fondo da 1 miliardo

Dopo Conte, anche il Commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni, ha fatto trapelare che la provvista europea della Von der Leyen non basta. Martedì è fissata la riunione dell’Eurogruppo, ma la data vera, cioè quella in cui uscirà una decisione, è il 10 aprile, giorno in cui saranno i leader a vedersi. Nel frattempo, ognuno dice la sua, ma di Eurobond, il vero pomo della discordia, neanche a parlarne. Nel blocco del Nord, opposto a quello riunito intorno a Italia, Francia e Spagna, la parte del poliziotto cattivo se l’è caricata l’Olanda. Solo qualche giorno fa, Wopke Hoekstra, ministro dell’Economia aveva chiesto alla Commissione di aprire un’inchiesta sui Paesi colpiti da coronavirus e con alto debito. Ce n’è uno solo: l’Italia. Per dire del clima che si respira in sede Ue.

La Von der Leyen attende l’Eurogruppo di martedì

Hoekstra è lo stesso che ora vuole  creare, con i contributi degli altri Stati, un fondo di 1 miliardo da mettere a disposizione di quelli più colpiti dalla crisi. Praticamente un’elemosina. Ma è solo un gioco delle parti. Serve a far fare alla Germania la parte del poliziotto buono e a intestarsi la mediazione vincente. Berlino vuole mettere sul piatto la metà, cioè 205 miliardi, dei fondi del Mes (Meccanismo europeo di stabilità). Resta però il problema della “condizionalità“. In un primo tempo il governo italiano aveva fatto sbarramento. Ora però si dice propenso a prendere in considerazione la formula light vagheggiata dalla Germania. A questi annunciati dalla Von der Leyen potrebbero aggiungersi 200 miliardi di fondi Bei. Il punto vero però è che le risorse sono poche. Quelle del bilancio pluriennale europeo 2014-20 sono quasi finite. E la stessa notte in cui in Italia arrivava il virus, saltava l’accordo sul bilancio 2021-2027.

 

Commenti

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  • aldo 4 Aprile 2020

    Ogni giorno centinaia di miliardi da l’europa a conte! Tutti i giornali e le televisioni ce lo raccontano. Saranno mica i soldi del monopoli?????? Mi sa di si e conte rilascerà garanzia alla banca di Paperopoli visto che fa parte della banda bassotti!

    Poveri noi se non li leviamo di torno assieme alla cei.