Virus, il centrodestra incontra Conte. La Meloni: «Cento miliardi per uscire dall’emergenza»
«Spendere meno di 100 miliardi per affrontare questa emergenza è – per Giorgia Meloni – impossibile». Davanti al portone di Palazzo Chigi, la leader di Fratelli d’Italia parla chiaro che più chiaro non si può. Reduce con Salvini, Tajani e Lupi dall’incontro del centrodestra, con Conte, la Meloni riferisce alla stampa la soluzione indicata al premier. Cento miliardi di spesa. Il blocco delle attività economiche in corso e lo scenario recessivo con connotati da economia da guerra che ci attende esige risposte all’altezza. Eccezionali, se si preferisce. Come si trovano? La presidente di FdI giudica convincente («un’ottima idea») la soluzione suggerita da Giulio Tremonti: titoli di Stato a lunghissimo rendimento, senza tasse e con procedura semplificata. La parola ispiratrice dei prossimi decreti, dice, dev’essere «libertà».
La Meloni: «Bene Tremonti sui titoli di Stato»
Indicando una cifra al di sotto della quale ogni sforzo sarebbe inutile, la Meloni ha voluto richiamare Conte ad avere più coraggio. Nel corso dell’incontro, infatti, il premier aveva evidenziato «un problema di tenuta dei conti». Dobbiamo «seguire un percorso di sostenibilità finanziaria», ha puntualizzato. Una preoccupazione non infondata, ma certamente intempestiva. Tanto più che Palazzo Chigi non può pretendere che l’Europa si accorga dell’eccezionalità del caso, se poi è il suo Inquilino a negarlo in concreto. In realtà, il governo è un giunco al vento, piegato ora dalle polemiche delle regioni ora dai diktat degli scienziati. Si muove come un pugile suonato e la circolare del Viminale sulla «passeggiata» ne è un calzante esempio.
Rinviate in autunno “regionali” e referendum
Conte lo sa e cerca il sostegno del centrodestra. Ora è lui a volere incontri più frequenti. In cambio ha chiesto ai suoi leader di «scremare» i mille emendamenti al “Cura-Italia“. «Indicate solo quelli più importanti», ha raccomandato. All’orizzonte c’è il nuovo decreto anti-virus, quello di aprile. Ma sui soldi lesina ancora. Si parla infatti di 25 miliardi, anche se, assicura, «siamo tutti d’accordo per votare subito lo scostamento di bilancio». A Meloni, Salvini (con cui il premier ha avuto un battibecco sul malfunzionamento del sito Inps) Tajani e Lupi, il presidente del Consiglio ha infine annunciato lo slittamento delle elezioni regionali e del referendum sul taglio dei parlamentari. Il centrodestra è d’accordo. Se ne parlerà tra settembre e ottobre.
Conte non può avere più coraggio, deve ANDARSENE
Senza niente togliere al prestigio di Giulio Tremonti, la sua proposta è la soluzione più ovvia. Chi non la condivide è un povero idiota.
via subito il pareggio di Bilancio dalla Costituzione (se non ora, quando?)
eppoi i primi 100 miliardi come dice Tremonti,
ma altri 200 miliardi per dare lavoro pubblico ai disoccupati/sottoccupati
(nuova IRI e Nazionalizzazioni nei settori strategici)
per far ripartire il PIL!!!!
(gli stipendi si spendono!!!!)
solo creando lavoro stabile e ben retribuito si potrà avere negli anni una nuova dignità, una migliore Civiltà.
In ogni caso contrario, il tutto, si realizzerà in una “toppa” per prendere tempo
(e magari continuare con il turboliberismo di stampo globalista)
Ricerca e sviluppo pubblici,
sanità, istruzione pubblica
(via il numero chiuso a Medicina ma anche alle altre facoltà Universitarie)
nel solco della nostra visione delle destra sociale…e l’Italia partirebbe con un grande vantaggio sulle altre Nazioni, il vantaggio di…averlo già fatto (anni del boom e seguenti c.d. economia mista) di concepirlo naturalmente e di crederci fermamente.
Gli altri hanno un enorme gap…culturale!!!
Coraggio, però, coraggio!!!