Usa 2020, Michelle Obama a fianco di Joe Biden. L’ex-first lady in corsa per il ticket presidenziale

20 Apr 2020 18:24 - di Niccolò Silvestri
Biden

Quando si dice il gusto dell’esagerazione. Negli Usa è una sorta di seconda pelle, quasi un tratto indentitario. Esagerano anche quando non ce n’è bisogno. È il caso dell’endorsement di Michelle Obama in vista delle prossime presidenziali americane. Nel campo democratico è rimasto in lizza solo Joe Biden. Persino il suo rivale alle primarie Bernie Sanders ha deposto le armi e rinunciato alla corsa. In pista per la Casa Bianca sono solo in due: l’uscente Donald Trump e, appunto, Biden. A chi pensate che possa andare l‘endorsement dell’ex-first lady se non proprio a Biden, già vice del marito Barack? Elementare, Watson.

Pronto l’endorsement in favore del candidato democratico

Ma agli americani piace travestire da scoop anche una scelta scontata. E allora suspence alle stelle prima di dire che – sì – l’endorsement della popolare Michelle sarà proprio pro-Biden. Da non credere. Tanto più che già da tempo i rispettivi staff starebbero in trattativa per la raccolta fondi virtuale. E c’è anche chi fa pressing su Sleepy Joe affinché convinca la signora a fare ticket per sconfiggere Trump a novembre. L’idea piace molto al New York Post, che ha già tracciato il percorso con cui gli Obama «potrebbero facilmente vincere altri otto anni alla Casa Bianca». Si parte dal ticket. Biden vuole una donna vice, ma nessuna di  quelle passate in rassegna dal Nyp «ha suscitato molto interesse nella base democratica».

Il Nyp: «Dopo la vittoria Biden potrebbe dimettersi»

Al contrario, Michelle avrebbe l’effetto di un turbo e il ticket con lei diventerebbe «inarrestabile». Ad assicurare la vittoria provvederebberoi progressisti e i neri portati al voto da Sanders. Ma film comincia adesso, anzi il 21 gennaio, il giorno del giuramento. «In diretta televisiva – scrive il giornale – Joe e Jill Biden potrebbero annunciare in lacrime che il presidente 78enne non e’ in grado di adempiere ai doveri del suo ufficio e si dimette in virtù del 25° emendamento. Michelle diventa così presidente e poi nel 2024 corre per un secondo mandato». Manca solo il classico «e tutti vissero felici e contenti». Semplice dimenticanza o consapevolezza che dall’altra parte il lupo cattivo ha il volto di Donald Trump?

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