Tragico effetto quarantena a Savona: “Non vedo più mio nipote, meglio morire”

9 Apr 2020 15:34 - di Davide Ventola
quarantena

«Non riesco a vedere il mio nipotino. Non ha più senso vivere così». In poche parole, scritte su un biglietto, è racchiuso lo drammatico addio di un nonno di Savona, che dopo un mese di quarantena si è tolto la vita, buttandosi dalla finestra. Il Secolo XIX ha riportato la vicenda, ma purtroppo non si tratta di una caso isolato.

A Savona è il terzo suicidio in pochi giorni

Le statistiche delle forze dell’ordine, citano atti autolesionistici messi in atto soprattutto da uomini, di età compresa tra i 75 e gli 80 anni, senza particolari patologie pregresse e nella maggior parte dei casi sposati. Ma non per questo motivo meno vulnerabili di fronte all’emergenza coronavirus, che all’improvviso li ha costretti a rimanere bloccati a casa, senza poter più vedere gli affetti più cari. Affetti che per gli anziani sono rappresentati da figli e nipoti. Solo a Savona, almeno altri due anziani si sono tolti la vita, fiaccati dalla quarantena e dall’obbligo di restare chiusi in casa.

“Il covid-19 fa perdere la fiducia nel futuro”

L’incremento dei sucidi era una eventualità quasi scontata. Maurizio Pompili, medico psichiatra, lo aveva previsto. “Per quanto riguarda la tendenza al suicidio – aveva detto in un’intervista – uno dei fattori scatenanti è la perdita delle aspettative future: sappiamo bene che quando il domani diventa incerto o cupo, il suicidio è in agguato”.  Da qui anche un appello ai mass media. “Se ci fossero messaggi di sostengo e di prospettiva trasmessi a tutti, con cognizione di causa, questo sarebbe un elemento di sostegno. I mass media dovrebbero dare messaggi che controbilancino la drammaticità. Elementi di positività, prospettiva, indicazioni pratiche su come chiedere aiuto”.

Lo studio americano sulla quarantena

Anche negli Usa sono arrivati alla stessa conclusione. Come evidenziano i Centers for disease control and prevention statunitensi (Cdc) gli effetti della quarantena possono essere drammatici per alcune categorie. Gli anziani, i cittadini con malattie croniche e le persone che già soffrono di disturbi mentali possono crollare per lo stress. Il coronavirus uccide anche così.

(FOTO ANSA di archivio)

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