Svolta in Veneto. Zaia: contro il Covid efficaci i farmaci per il tumore alla prostata. Combattono lo stesso enzima

16 Apr 2020 17:13 - di Redazione
Ricerca sul Covid foto Ansa

Coronavirus, la svolta arriva dal Veneto. L’enzima con cui il virus infetta le cellule è lo stesso del tumore al pancreas. Dunque i farmaci che inibiscono quella patologia oncologia possono essere efficaci anche contro il Covid. L’annuncio arriva dal governatore Zaia, con tanto di anticipazioni che saranno pubblicate sulla prestigiosa rivista scientifica New England Journal of Medicine.

Svolta in Veneto, l’enzima con cui il Covid infetta le cellule è lo stesso del tumore al pancreas

Dunque, anche in questo caso il Veneto fa scuola. E con soddisfazione e orgoglio, il governatore della regione nel punto stampa odierno, ha annunciato la chiave di volta. «La bella notizia di oggi e che verrà presto pubblicata sulla rivista scientifica New England Journal of Medicine che ci rende orgogliosi. Perché la Fondazione per la Ricerca Biomedica Avanzata e l’Istituto Veneto di Medicina Molecolare, in collaborazione con l’Università di Padova e la Regione Veneto», sono arrivati a una scoperta cruciale. E tutto «in virtù dell’intuizione del professor Mario Pagano, che guardando i dati dei malati Covid, ha visto che il coronavirus utilizza un vettore-enzima per entrare nelle cellule da infettare. Che è lo stesso enzima che viene inibito dai farmaci contro il tumore alla prostata. Si è vista quindi una seria correlazione di casi trattati per il cancro alla prostata con questo farmaco e il coronavirus». E così, gli addetti ai lavori hanno potuto riscontrare che chi è stato trattato con questo farmaco, non ha avuto problemi di coronavirus».

Già valutati 130 pazienti. Una pubblicazione in corso sullo studio

«Con il professor Pagano sono stati valutati già 130 pazienti. C’è già una pubblicazione in corso. Insomma, questa rischia di essere veramente la chiave di volta. O quantomeno una delle più importanti chiavi di volta. Perché se sarà confermato fino in fondo questo studio, che parte dalla correlazione indicata, abbiamo un farmaco che inibisce un enzima. E che potrebbe inibire il coronavirus», ha specificato Zaia. Che poil orgoglioso e ottimista, ha concluso: «I miei complimenti vanno quindi al professor Pagano alla Fondazione per la Ricerca Biomedica. E a tutti quelli che hanno lavorato a questa ricerca». E portato gli studi su questo nemico oscuro e invisibile ad una acquisizione importantissima.

Commenti

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  • alberto 16 Aprile 2020

    siete forti w il veneto bravo zaia e super professore —–pagano