Sgarbi: «Conte ha una task force di “capre”che gli scrive le regole. E noi non siamo dei polli»

28 Apr 2020 9:45 - di Liliana Giobbi
Sgarbi

Vittorio Sgarbi di nuovo all’attacco di Conte, della sua accozzaglia politica e della farsa chiamata fase 2. «Nella gente», dice, «finalmente prende corpo una reazione razionale sopra l’insensatezza di molte di misure. Perché è evidente che tante si possono ridurre a “raccomandazioni”. Abbiamo preparato una lettera al presidente della Repubblica Mattarella che porterà la firma mia e di altri personaggi come Giorgio Agamben. Fi rifà a quello che ha detto Vargas Llosa e cioè che c’è qualcosa che non funziona!».

Sgarbi: pressioni psicologiche, manca una testa

Il critico d’arte va giù duro. «Il metodo adottato da Conte non cambia perché si basa su una sorta di pressione psicologica data dalla task force di “capre” del Comitato Tecnico Scientifico che decide 0per il Governo. La posizione labile sia dei medici che degli scienziati viene trasmessa al Governo che, non sapendo che fare, preferisce tenere tutti a casa. Manca una testa che metta su alcuni punti fondamentali per far ripartire il Paese».

Il consenso è destinato a venir meno

«La popolazione all’inizio ovviamente ha dato il suo consenso perché era una questione di salvezza nazionale. Oggi usa di più la mente», prosegue Sgarbi. «Siamo all’inizio di una caduta del Governo, almeno nei consensi. Credo che se si mettono insieme le misure (per la ‘Fase 2’, ndr) per molti discutibili e il problema dell’economia non risolto, il consenso per il Governo inizierà a vacillare. Quando si renderanno conto che il consenso sta vacillando forse cambieranno atteggiamento.

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