Scuole chiuse a fino a settembre. La proposta di Locatelli, ma la scelta spetta al governo

13 Apr 2020 13:22 - di Giorgia Castelli
scuole

Scuole chiuse fino a settembre. A proporlo è stato il presidente del Consiglio Superiore di Sanità Franco Locatelli, che ieri sera era ospite di Fabio Fazio a Che Tempo Che Fa su Rai2. Locatelli ha precisato che, nonostante si tratti di una decisione del governo, il ritorno a scuola potrebbe essere rimandato. «Personalmente penso che si possa fare una riflessione per posporre la riapertura delle scuole al prossimo anno».

Scuole, la proposta di Locatelli

L’esperto ha voluto sottolineare l’importanza dei test di sieroprevalenza: risultano fondamentali per «acquisire informazioni su quale percentuale ha sviluppato anticorpi e su questo è in via definitiva la validazione dei test per scegliere quale applicare, siamo a buon punto per selezionare il migliore». Locatelli si è detto però molto preoccupato dal possibile abbandono dei comportamenti individuali che fino ad ora ci hanno portato a limitare il numero dei ricoverati e a ridurre il numero delle vittime: «Se chiudere le attività produttive e attuare il distanziamento sociale e la limitazione delle libertà personali è stato doloroso, riaprire senza che il Paese torni nell’emergenza è un’operazione delicata».

Coronavirus, la data spartiacque del 18 maggio

Il ministro dell’Istruzione Azzolina aveva assicurato che i ragazzi sarebbero tornati sui banchi solo se ci fossero state le condizioni per in rientro. Tuttavia, la data spartiacque che delineerà la modalità degli esami di  maturità è il 18 maggio. Sull’ipotetica data di riapertura delle scuole restano, infatti, ancora molti dubbi. Se entro il 18 maggio non verrà predisposto il ritorno sui banchi, l’esame di maturità si svolgerà in modalità online. Con il solo maxi colloquio a distanza e quello di terza media sarà sostituito con una tesina da inviare ai professori. Intanto si attendono le prime indicazioni della task force istituita dal premier Conte. Il tutto  per coordinare il “ritorno alla normalità” e la riapertura delle attività produttive. Con misure che potrebbero riguardare anche scuola e università.

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