Roma, l’emergenza hot: casa d’appuntamenti con donne cinesi, abiti succinti e shaboo sul comodino
Due cinesi colte praticamente in flagrante. Settimane e settimane di emergenza coronavirus continuano a non intimorire chi vuole a forza scavalcare i divieti. Di vicende ce ne sono state tante, ma si continua a commettere reati. A Roma, dopo un’approfondita indagine, gli agenti dell’Esquilino hanno individuato un appartamento in via Monte delle Capre. Molti elementi destavano sospetto, qualcosa non quadrava. Infatti, all’interno si esercitava attività di prostituzione.
L’irruzione degli agenti nell’appartamento delle cinesi
I poliziotti hanno deciso di entrare in azione improvvisamente. Durante un appostamento hanno notato un uomo che era in attesa di entrare nell’appartamento. Così, quando due donne hanno aperto la porta all’ospite, gli agenti si sono precipitati e hanno fatto irruzione insieme al “cliente”.
Dagli abiti succinti alla droga shaboo
All’interno le forze dell’ordine hanno identificato le due cinesi. Entrambe non avevano il documento di identità. Indossavano però abiti succinti, il che era una ulteriore conferma dell’attività di prostituzione. Ma non solo. Gli agenti hanno notato un involucro sul comodino della camera da letto. In quel “pacco” era custodita una sostanza solida cristallina. Alla fine si è verificato che si trattava della pericolosissima droga shaboo.
In cucina ancora sostanze stupefacenti
Non finisce qui. Durante la perquisizione, i poliziotti hanno rinvenuto in cucina quattro bustine con dentro la medesima sostanza stupefacente