“Recovery Fund”, Gentiloni: «Dovrà partire entro l’estate. Dopo sarà troppo tardi»
«Il Recovery Fund deve partire adesso». Detto da Paolo Gentiloni, uno che l’Unione Europea la sogna pure di notte, suona come l’indizio di una difficoltà. Ma il ragionamento del commissario Ue per l’Economia a In 1/2 Ora in più non fa una grinza. «Ogni Paese – ha infatti ricordato – sta spendendo quattrini per rimettere in moto l’economia e fa bene. Ed è prima volta che la Ue invita a spendere. Ma – aggiunge – abbiamo il rischio che le diverse capacità di ogni singolo Stato aumentino le differenze. E, quindi, che si esca dalla crisi in modo diverso da Paese a Paese». Ragion per cui, assicura, il fondo «partirà entro l’estate».
Gentiloni intervistato a In 1/2 ora in più
Gentiloni si è detto certo che il fondo «dispiegherà la sua forza» non solo nel 2020 «ma anche nel 2021». E questo perché «dovrà correggere gli squilibri tra i Paesi europei». Al momento, tuttavia, il Recovery Fund è solo una scatola vuota. Ma l’ex-premier stima come «una dimensione ragionevole» un plafond «di circa 1.500 miliardi». L’importante, ribadisce, è che parta subito. «Non abbiamo due anni a disposizione come avvenne tra la fine della Seconda guerra mondiale” e l’avvio del piano Marshall nel 1947», avverte.
«Il Mes non è lo strumento principale»
Quanto al Mes, anche per esorcizzare le polemiche sorte intorno al Meccanismo europeo di stabilità, Gentiloni lo definisce come «uno degli strumenti» per uscire dalla crisi. E neppure «quello principale». Fingendo di dimenticare che le frizioni affliggono soprattutto la maggioranza, accusa le «forze di opposizione antieuropeiste» di considerare il Mes «come la Spectre dei film di 007». Ma poi ammette che una diffidenza verso il cosiddetto salva-Stati è ampiamente giustificata dalla “cura” cui fu sottoposta la Grecia. Ora, assicura il commissario Ue «quel che è successo in Europa nelle ultime settimane dimostra che si affronterà la crisi in modo diverso». Riconosce, in ogni caso, che quello della “condizionalità” del Mes costituisca un ostacolo al suo utilizzo.
Gentiloni è un altro globallista. I giornali stranieri tra cui il Financial Times scrivono che il Fondo (non costituito, non finanziato, non regolato) partirà nella SECONDA metà dell’anno.
Balle globali.
Preparare olio e manganello