Quelli che…ce lo chiede l’Europa! Le incredibili piroette dei pasdaran dell’Unione

14 Apr 2020 13:56 - di Tano Canino

Quelli che…ce lo chiede l’Europa! Quando si dice, la faccia come il deretano. Ricordiamoceli in queste giornate. Meglio, appuntiamoli diligentemente su di un foglietto e teniamolo a portata di mano. A futura memoria. Per quando tutto questo dolore, questa paura e questo sconquasso s’allenteranno e finiranno. Perché allora più che adesso bisognerà rammentarsi di costoro. Dei pasdaran di un’Europa fasulla, cinica, ipocrita e bara. Per nome e cognome: Romano Prodi, Enrico Letta, Emma Bonino, Mario Monti, Valter Veltroni, Matteo Renzi e via via elencando. Aggiungendo i loro discepoli al centro e in periferia. Lista lunga, certo. Ma ne vale la pena. Per non dimenticare, per evitare di rifare gli stessi errori. Sono quelli che ci martellano gli zebedei da anni con le granitiche e stucchevoli certezze sull’irreversibilità del “sogno” europeo. Sull’impossibilità di cambiare gli accordi. Sull’obbligo del rigore a cominciare dai tagli ai bilanci di welfare e sanità. Sulla necessità di restare sempre attaccati alla locomotiva tedesca e francese.

Quelli che…ce lo chiede l’Europa!

Li ricordate tutti, vero? Bene, segnateli. Quelli che…l’Unione europea è il nostro futuro perché è solidale e accogliente e inclusiva. Quelli che…lavoreremo un giorno di meno e guadagneremo come se avessimo lavorato un giorno in più. Quelli che…non si può mica tornare indietro, non si possono disattendere i trattati che abbiamo firmato, non si può sforare il rapporto deficit-pil, non si possono aumentare le pensioni, non si possono chiudere le frontiere, non si possono chiudere i porti. Quelli che…ce lo chiede l’Europa! Evidenziateli in blu e rosso questi maestri della bugia e del politicamente corretto. Perché adesso li sentirete dire l’opposto. Anzi, li state già sentendo, in verità. Alcuni obiettano sottovoce, altri strepitano. Il succo è comune: basta col rigore, basta con gli egoismi, l’Unione deve cambiare o morirà, non è tempo di sacrifici né di pareggio di bilancio ecc. ecc. ecc.. Come se nulla fosse! Con nonchalance. Ecco, facciamolo quest’elenco. Per ricordarcene. E visto che siamo chiusi in casa e di tempo ne abbiamo, appuntiamoci pure i nomi dei loro sprovveduti epigoni. Tipo quei Cinquestelle che a Strasburgo ci andarono per “cambiare” registro, come urlato in campagna elettorale. E che poi però votarono Ursula Von der Leyen per assicurarsi ancora la poltrona a Roma. Altro che piroetta. La faccia come il deretano! 

 

Commenti

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  • Nicolo' 14 Aprile 2020

    Semplicemente delle persone prive di ogni visione economica e di ogni strategia di sviluppo per il nostro Paese. Girano e rigirano soltanto a cio’ che serve loro: uno stipendio in europa, o dei soldi per i governi di sinistra,
    Chiaro come il sole che avessimo un governo di Destra, la colpa del Coronavirus sarebbe del Primo Ministro e di quello della Sanita’ e dovremmo obbedire ciecamente a ogni fruscio che viene da Bruxelles.
    Vanno duramente attaccati in Parlamento e va posta li’ a Roma la questione del MES, chiamando allo scoperto CON VOTO chi lo vuole e chi NO.

  • Camuleon 14 Aprile 2020

    Io ci avrei messo pure Mattarella.