Porto Empedocle, il sindaco: «Qui i migranti non mettono più piede per tutta la durata del coronavirus»

11 Apr 2020 10:03 - di Giorgio Sigona
Porto Emoedocle

Divieto di sbarco e di transito di migranti per tutta la durata dell’emergenza sanitaria Covid-19. Accade a Porto Empedocle (Agrigento). Il sindaco Ida Carmina ha firmato un’ordinanza .Ed è paradossale che sia una pentastellata, evidentemente non in linea con lil “pensiero” dell’ammucchiata Pd-M5S. Tanto da spingersi a dire una frase fortr. E cioè, che non vuole essere messa nelle condizioni di parlare di “Stato assassino”.

Porto Empedocle e il coronavirus

«Porto Empedocle – si legge – non assicura i necessari requisiti per la classificazione e definizione di Place of Safety (“luogo sicuro”)». Il riferimento è quanto prevede la Convenzione di Amburgo, sulla ricerca e il salvataggio marittimo. Si parla dei casi di soccorso effettuati da parte di unità navali battenti bandiera straniera al di fuori dell’area Sar italiana.

Per i migranti né sbarco né transito

«È vietato, pertanto, lo sbarco e il transito di qualsivoglia migrante», recita ancora l’ordinanza . C’è l’impossibilità di «individuare la possibile insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili». Le disposizioni producono effetto per la durata del periodo di emergenza sanitaria «di cui alla deliberazione del Consiglio dei Ministri del 31 gennaio 2020».

«Abbiamo già fatto la nostra parte»

Il sindaco si dice pronta a «presentare un esposto in Procura». Si era duramente opposto all’arrivo dei 72 migranti, soccorsi a poche miglia da Lampedusa e condotti nella cittadina dell’Agrigentino. Le motovedette hanno fatto il loro ingresso in porto in piena notte e i migranti, dopo essere stati visitati, sono stati sistemati nella tensostruttura allestita al molo. «Sono ancora lì senza nessun rispetto delle norme di sicurezza e delle prescrizioni sul distanziamento sociale. Qui non possono restare. Noi abbiamo già fatto la nostra parte».

Il sindaco parla di atteggiamento persecutorio

Il sindaco non ha intenzione di tornare sui propri passi. E punta il dito contro quello che non esita a definire un “atteggiamento persecutorio”, nei confronti della comunità che amministra. «Non c’è solo Porto Empedocle in Italia.

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