Paura per Mario Draghi. Incendio nella sua residenza di Città della Pieve. Nessun ferito

8 Apr 2020 14:33 - di Guglielmo Gatti
draghi vigili del fuoco archivio

Paura per Mario Draghi e la sua famiglia, ma nessun ferito. Un incendio infatti ha interessato la casa di Draghi a Città della Pieve, in provincia di Perugia, dove l’economista ha una residenza. Ieri sera, intorno alla 22,30, i vigili del fuoco sono accorsi per una canna fumaria in fiamme. L’incendio, a quanto si apprende dal Corriere dell’Umbria, si era anche esteso a una parte del tetto dell’abitazione. Da parte sua il sindaco della città, Fausto Risini, ha detto al quotiodiano di ritenere che in questo periodo Draghi sia in effetti nella casa con la famiglia.

L’incendio nella casa di Draghi non ha causato feriti

Città della Pieve è poco distante dal confine con la Toscana. Anche un vigile del fuoco interpellato dal giornale, ha confermato che la casa è proprio quella di Mario Draghi. In sindaco ha detto di aver ricevuto la segnalazione da parte di una concittadina che abita poco distante, che ha visto le fiamme e poi i lampeggiati dei vigili del fuoco. Draghi nella città pievese ha il suo buen retiro, dove evidentemente ha scelto di trasferirsi in questa drammatica contingenza.

Di Draghi si è parlato molto questi giorni

Come è noto, negli ultimi giorni si è parlato molto di lui i come eventuale cadidato alla successione di Conte per un governissimo di emergenza. Da quando l’ex presidente della Bce ha scritto sul Financial Times un articolo intitolato «Stiamo affrontando una guerra contro il coronavirus e dobbiamo mobilitarci di conseguenza». La sua ricetta è esplicita: il debito pubblico è l’unica leva che i governi hanno per gestire le fasi di guerra.

I dubbi di Fratelli d’Italia

L’intervento dell’economista è stato apprezzato da più parti: da Renzi a Salvini, (che dice  “grazie, abbiamo bisogno del tuo aiuto”), dal Pd a Forza Italia. Ma non da Fratelli d’Italia. Secondo il parlamentare Fabio Rampelli: “Draghi è una persona di elevatissima professionalità. Però Draghi – continua Rampelli – ha presieduto la Banca d’Italia quindi non si può improvvisamente prendere persone e rappresentarle come se fossero quasi perfette. Bisogna essere oggettivi e capire se qualcosa non sia sfuggita anche a lui. Inoltre, se Draghi ha rappresentato il mondo del credito, le banche e i banchieri, può rappresentare la loro controparte cioè i popoli? Ho paura dell’effetto Monti che da presidente del Consiglio è stato un disastro oggettivo”.

 

 

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