Pandemia di Coronavirus, stravolgimenti e conseguenze. Ecco in 8 punti cosa cosa andrà riformulato

9 Apr 2020 13:47 - di Carlo Ciccioli
coronavirus e Europa foto Ansa

Riflessioni sulla politica italiana dopo il Coronavirus. Alessandro Manzoni chiude l’epidemia di peste con una pioggia salvifica, il temporale impetuoso sembra l’inizio di una nuova vita. Anche la pandemia da Coronavirus probabilmente si concluderà con un fatto naturale. Che questa volta non sarà la pioggia, ma un forte sole estivo che scioglierà il virus che gode solo di una modesta membrana di protezione lipidica, che non resiste al calore. Ma in tutti e due i casi ciò che prende corpo è una nuova vita.

Pandemia di Coronavirus, stravolgimenti e conseguenze

In realtà il virus con la sua azione mortifera ha spazzato via non solo la vita di tante persone, ma anche tante assurde suggestioni politiche. Comincerei da quelle dei pentastellati. Procediamo dunque per punti.

1) “Uno vale uno”. Se questo è vero, dal punto di vista del rispetto della persona, è una cosa assolutamente falsa quando passiamo nell’area delle decisioni, soprattutto in politica. “Uno non vale uno”. Tant’è vero che siamo dovuti andare a cercare di corsa i “competenti” (virologi, epidemiologi, clinici medici, esperti in protezione civile) e gli incompetenti, soprattutto della politica, hanno fatto figure pessime e gravi danni.

2) L’esperienza politica non si inventa: i sostituti dei “rottamati”, in tutte la aree politiche, dai massimi vertici, cioè Giuseppe Conte ai vari Ministri, dalla Pubblica Istruzione alla Giustizia, dalle Attività Produttive agli Esteri, hanno dimostrato un’insipienza, un’insicurezza, una ciarlataneria degna della peggiore pena. Non è un caso che tra i Presidente di Regione se la sono cavata meglio proprio quelli che avevano un lungo corso politico. Cito per tutti il Presidente della Regione Veneto, Zaia. Ma anche della Regione Emilia Romagna, Bonaccini. Della Regione Abruzzo, Marsilio. E certamente, il governatore della Sicilia, Musumeci.

3) Le castronerie prima o poi vengono a galla, in tutta la loro stupidità. Così la teoria dei “No Vax”, che con l’epidemia si è dissolta come follia antiscientifica. Se non tornerà il contagio dovremo ringraziare l’introduzione di un nuovo vaccino in corso di preparazione. Come è stato in passato per il vaiolo, la TBC, la poliomielite, il morbillo, la difterite, il tetano, la parotite, la rosolia, la pertosse, l’epatite.

Spunti, riflessioni e prospettive: cosa andrà riformulato

4) È emersa anche la natura assolutamente mutata del Partito Democratico, che non rappresenta più le classi sociali  più deboli o comunque la sinistra ideologica, ma è espressione solo di un apparato politico che ha come riferimento  blocchi socio-economici organizzati. E a livello internazionale, le lobby finanziarie europee ed americane. O magari dei paradisi fiscali. È realmente la “ditta” di cui parlò Pier Luigi Bersani con grande sincerità qualche anno fa.

5) È apparso evidente che l’Unione Europea era effettivamente quello che si diceva: soprattutto nei grandi eventi avviene lo svelamento di ciò che si è veramente. La sua natura è quella di un organizzazione tecnocratica di poteri finanziari ed oligarchici. Poteri che non hanno in nessun conto il bene dei popoli, ma solo gli equilibri dei grandi capitali privati o organizzati nei fondi. È emerso che le politiche cosiddette populiste, che ancora si esprimono in modo grossolano, manifestano il disagio profondo e diffuso dei ceti medi. Dei lavoratori, ma anche della fasce dirigenti e benestanti medio-alte dell’ impresa. Delle amministrazioni. E dell’economia.

6) Non è la solita affermazione romantica degli intellettuali, ma effettivamente il contagio che ha coinvolto tutto il mondo, soprattutto i paesi più avanzati nella stessa organizzazione sanitaria,  ed  ha scompaginato le economie di tutti i continenti, modificherà completamente equilibri politici ed economici nazionali ed internazionali. Gli stili di vita. Assetti sociali e relazioni interpersonali.

Dal progetto politico del centrodestra, alla rifondazione della Ue

7) Il Centro Destra in Italia ha un compito storico che può contaminare nei contenuti anche tutti gli altri paesi europei, purché passi da essere coalizione di opposizione a luogo di elaborazione di un grande  progetto politico che sappia essere governo, di breve e medio periodo, per la soluzione ai danni imponenti lasciati dietro di sé dal contagio. Vi sono da ricostruire i fondamentali sociali e politici degli Stati. E dei rapporti tra loro.

8) Per quanto riguarda l’Unione Europea e le Istituzioni collegate non c’è nulla da riformare. Ma vanno assolutamente rifondate. L’Unione Europea va sostituita con un’Europa dei popoli. Con leggi omogenee che non devono fare arricchire i paesi forti e condannare alla schiavitù economica i paesi deboli come la Grecia. E, se si continua così, l’Italia. Questo è fondamentale per rimanere un continente unito che deve guardare alla Russia. Che dell’Europa è culturalmente ed economicamente parte integrante, ed avere una relazione privilegiata con gli Stati del Nord America e dell’America Latina, che dell’ Europa sono figli.

 

 

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