Mes, l’Italia si piega al ricatto europeo. Confintesa: il Paese non deve fare la fine della Grecia

10 Apr 2020 14:26 - di Redazione

Il governo si piega al ricatto Europeo e mette in ginocchio l’Italia. “Il Ministro dell’Economia Roberto Gualtieri ha, di fatto e di sostanza, firmato il MES e anche se il titolare di Via Venti Settembre, d’accordo con il Presidente Conte, smentisce che il MES sia attivato, di fatto è stato dato il via affinché questo strumento, che ha già messo in ginocchio la Grecia, possa provocare altri irreparabili danni soprattutto ai risparmi degli italiani.” Lo dichiara Francesco Prudenzano Segretario Generale di Confintesa.

“Il tempo del politicamente corretto è terminato ed è arrivato il momento di dire agli italiani la verità. Il MES – continua Prudenzano – è un ricatto dei poteri finanziari che prima ci accusano di essere mafiosi e poi sono loro che si comportano da strozzini. Il MES è, oltretutto, pericoloso perché pretende come garanzie reali anche i redditi e i conti correnti dei privati oltre che le obbligazioni dello stato italiano. Basti ricordare che in Grecia con meccanismi imposti dall’ Europa e meno stringenti si sono dovuti tagliare del 40% gli stipendi agli statali, togliere i sostegni al reddito per coloro che dopo 12 mesi non avevano trovato lavoro, hanno abolito la tredicesima alle pensioni e tagliato del 20% le pensioni superiori a 1.200 euro.Il MES è stata poi la ciliegina sulla torta che ha definitivamente messo in ginocchio i Greci. Infatti il risultato è che dopo dieci anni il potere di acquisto in Grecia si è ridotto del 28%, la disoccupazione è arrivata al 23% e il debito pubblico è al 180% del PIL”.

“Davanti a questa prospettiva e per dare speranze di ripresa economica – aggiunge Prudenzano – per Confintesa la soluzione invece, dopo due mesi di blocco, deve trovarsi iniettando euro a fondo perduto direttamente a imprese e famiglie e non parlare di 400 miliardi di garanzia che altro non sono che i prestiti che imprese, professionisti e lavoratori dovranno chiedere e restituire alle banche. L’italia deve avere più coraggio e pretendere questa iniezione di liquidità. E se questo comporterà l’aumento dell’inflazione di 2/3 punti, questo sarà sempre meno gravoso che vedere decine di fallimenti oltre che una generale povertà aumentata nel nostro paese”.

Se necessario – conclude Prudenzano – “dobbiamo anche arrivare alla stampa e diffusione autonoma degli euro con la diretta garanzia dello stato verso i cittadini, ovvero senza passare dalla BCE. Questo vuol dire rimettere in discussione tutti i fondamentali di un’Europa che di solidale non ha nulla? Allora si cominci subito senza far pagare il Covid-19 ai citttadini.”

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