«Maledetto lui e il virus», dopo Ricciardi, Sgarbi attacca tutti: «Basta falsi numeri per terrorizzare la gente» (video)
Vittorio Sgarbi superstar… del litigio che fa ascolti. Dell’intemerata che cattura telespettatori e irrita i suoi interlocutori. Comunque super presente e sempre a toni accesi: perché quello che dice non passi inosservato. Come potrebbe del resto? Spesso ha ragione. Altre volte è la veemenza dei suoi convincimenti a dare ragioni alle sue argomentazioni. Ma tant’è: rimbalza da un collegamento all’altro per i vari talk televisivi e dichiara. Commenta. Giustifica il perché di tanto coinvolgimento…
Sgarbi superstar in tv: a suon di litigi miete ascolti ovunque si colleghi…
E così, dopo essersela presa con lo Stato e aver battibeccato con Alessandro Cecchi Paone in collegamento con Giletti alla prese con la conduzione di Non è l’Arena su La 7. Impegnato, in quel caso, in un’amara disamina in cui, alla fine, si è ritrovato a interrogarsi sul perché si dovrebbe dare credibilità a un governo di non eletti. Ai decreti che emana un presidente del consiglio che non è mai stato eletto, ma che è stato indicato attraverso un processo di sdoppiamento per cui, un altro non eletto come Di Maio, ha indicato un premier eleggendolo a capo di un esecutivo dove, tra l’altro, ci sono ministri trovati qua e là»… E la democrazia di commissari, sbotta Sgarbi. Che sono poi scienziati che hanno dato di prova di una certa difficoltà a dire cose sicure». Lo scontro al vertice con un altro opinionista tv che ha fatto del diverbio in diretta la cifra distintiva delle sue partecipazioni mediatiche, è servito su un succulento piatto d’argento. E lo spettatore può cibarsene (video riproposto in basso da Youtube).
E oggi in Aula: «Basta ipocrisie e menzogne: basta falsi numeri per terrorizzare gli italiani»
Del resto, gli attacchi a politica e scienza. O meglio, a un matrimonio abortito sul nascere secondo il critico d’arte. Almeno stando alle acquisizioni incerte e alle risoluzioni a detta del critico inadempienti. E a questo proposito Sgarbi è tornato a lanciare strali contro i cosiddetti esperti. In particolare, se la prende con i dati sui decessi dovuti al coronavirus. A riguardo, allora, intervenendo alla Camera prima del voto finale sul decreto legge “Cura Italia”, tuona: «Almeno qui diciamo la verità contro l’ipocrisia e le menzogne. Contro i falsi numeri che vengono dati per terrorizzare gli italiani. I venticinquemila morti (di cui si parla) sono morti di infarto. Di cancro. Non usiamoli per umiliare l’Italia. Per dare ai cittadini false notizie. Sono morte in Italia venticinquemila persone di Coronavirus: non è vero. È un modo per terrorizzare gli italiani e imporre una dittatura del consenso. I dati dell’Istituto superiore di sanità dicono che il 96,3 per cento sono morti per altre patologie».
E contro Ricciardi, 2 giorni fa: «Sia maledetto lui e il virus»
Ma non è finita qui. Solo due giorni fa, sempre in collegamento tv, ma stavolta con la trasmissione di Rete 4 Stasera Italia, parlando di sceinziati e Covid-19, Sgarbi si è accalorato contro il medico e consulente del ministero della Salute per l’emergenza Coronavirus, Walter Ricciardi. «La cosa più maligna di tutte è l’indicazione intollerabile di alcuni scienziati che non hanno mostrato di dare alcuna certezza», ha esordito il polemista tv riguardo alle dichiarazioni dell’esperto che si è detto certo che in autunno il virus tornerà. «Non è certo nulla – si infervora il critico – e non voglio che uno mi dica che in estate avrò ancora il virus. Non possiamo vivere nell’incubo costante – aggiunge sempre più alterato Sgarbi –. Un incubo che limita tutte le riaperture, di mascherine e guanti e di un virus sempre in agguato». Poi, la conclusione infuocata: «Sia maledetto lui e il virus». E questo solo per rivisitare le ultime performances dell’appassionato critico d’arte… E dintorni.