L’edicolante di Napoli contro Feltri: da oggi qui non si vende più il quotidiano “Libero”

23 Apr 2020 17:32 - di Redazione

“In questa edicola da oggi, 23 aprile 2020, non è più in vendita il quotidiano Libero. Essendo meridionali inferiori non siamo in grado di comprendere gli arguti articoli di questa testata, ci voglia scusare il direttore Feltri”. Questo il cartello esposto da un edicolante nel centro di Napoli, a pochi passi da piazza del Plebiscito.

Così si concretizza la protesta  per le frasi dette da Feltri due giorni fa ospite della trasmissione “Fuori dal coro” su Rete4. “I meridionali in molti casi sono inferiori”. Un’uscita che, assieme ad altre recenti contro napoletani e meridionali, ha convinto l’edicolante a non vendere il quotidiano diretto dal giornalista bergamasco.

E’ l’ultima reazione in ordine di tempo registrata a Napoli: già ieri il Comune aveva annunciato di aver attivato l’Avvocatura per intraprendere azioni legali nei confronti di Feltri, mentre l’europarlamentare Sandro Ruotolo e lo scrittore Maurizio De Giovanni hanno dato mandato all’avvocato Francesco Barra Caracciolo di “promuovere ogni azione sia in sede civile che penale a tutela dei diritti fondamentali delle persone della Campania e del Meridione d’Italia gravemente lesi dal giornalista Vittorio Feltri”.

Stavolta l’uscita di Feltri non trova difese neanche da parte di Matteo Salvini, che non ha avuto problemi a giudicarla una “cazzata”. “Possono esserci persone stimate e stimabili che ogni tanto dicono sciocchezze – ha detto ancora Salvini – Parlare di popoli superiori e inferiori in Italia mi sembra scorretto in tempi di pace, scorretto e ingiusto in tempi di guerra. E’ chiaro – ha aggiunto – che anche all’interno delle stesse regioni ci sono aree più ricche e meno ricche, anche nella stessa provincia, ma non è colpa o merito dei cittadini avere più o meno autobus. Noi facciamo di tutto per accorciare le distanze tra le regioni del Nord e del Sud. Da questo punto di vista il direttore Feltri ha detto una cosa che non condivido assolutamente”.

Commenti

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  • Antonio Rubera 23 Aprile 2020

    Purtroppo oltre al coronavirus, anche l’alzhaimer corre velocemente.

  • Francesco Ciccarelli 23 Aprile 2020

    Feltri ha dimostrato di essere un provocatore: nessuno deve fare il suo gioco e reagire nello stesso modo!