Il coronavirus non li ferma: risse violente tra immigrati a Roma e Bologna, 59enne riverso a terra
Divieti non rispettati, reati, maltrattamenti. Continua la lista delle aggressioni durante l’emergenza coronavirus. Si va dalle risse violente ai furti. A Roma i carabinieri di Tor Bella Monaca hanno denunciato tre romeni, due 33enni e un 59enne. Tutti senza fissa dimora e con precedenti. L’accusa è quella di rissa in concorso.
Risse violente, la prima a Roma
Dopo una segnalazione, i carabinieri sono intervenuti in via Laerte. Al loro arrivo hanno trovato uno dei tre, il 59enne, riverso a terra con varie escoriazioni alle mani e al viso. Gli altri due, invece, si stavano dando alla fuga. Al termine di un breve inseguimento, i militari hanno ammanettato i romeni. Che però li hanno spintonati e gli hanno sputato. Perciò, devono rispondere anche a resistenza a pubblico ufficiale.
A Bologna altre botte con calci e pugni
Le risse violente non si fermano qui. A Bologna un altro caso. In serata gli agenti delle volanti, vicino a piazza dell’Unità, hanno arrestato due cittadini tunisini di 27 e 31 anni. L’accusa è di rapina aggravataai danni di due ragazzi egiziani di 21 anni. Una residente ha chiamato il 113, quando ha visto dalla finestra una lite in corso. Le volanti, giunte immediatamente sul posto, hanno identificato i due ragazzi egiziani, vittime della rapina. Hanno riferito di essere stati avvicinati da tre uomini e picchiati con calci e pugni. Questo perché avevano di consegnare gli oggetti che avevano addosso (telefono cellulare e cappellino da baseball).
L’arrivo delle volanti
All’arrivo delle volanti, due dei tre rapinatori si sono allontanati. Il terzo è rimasto lì sul posto ed è stato subito identificato. A seguito delle ricerche in zona da parte delle altre pattuglie, gli agenti hanno trovato e identificato un altro dei rapinatori. I due tunisini, autori del reato, sono stati quindi accompagnati negli uffici della questura e fotosegnalati. Erano irregolari sul territorio nazionale, già noti alle forze dell’ordine acausa di numerosi precedenti per reati contro il patrimonio e la persona.