I pizzaioli napoletani: «Bene Salvini, la consegna a domicilio è permessa anche a Wuhan…»
I pizzaioli napoletani apprezzano l’intervento di Salvini sulla consegna a domicilio. «Salvini? Sono contento se abbiamo l’attenzione di tutti. Perché la nostra è una situazione drammatica. La consegna a domicilio è permessa ovunque, anche a Wuhan. La Campania è l’unica regione al mondo che la vieta». Gino Sorbillo, titolare dell’omonima famosa pizzeria di via dei Tribunali, nel cuore del centro antico di Napoli, commenta all’Adnkronos, l’intervento del leader della Lega. Matteo Salvini che si è unito, infatti, a chi chiede al presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca di permettere la consegna a domicilio di pasti caldi. Consegna vietata dall’inizio dell’emergenza coronavirus.
Pizzaioli napoletani, le parole di Salvini
«Nel pieno rispetto dell’autonomia dei governatori non posso ignorare – ha detto Salvini – gli appelli che mi arrivano dalla Campania da tanti ristoratori e pizzaioli. Anche oggi ho sentito personalmente alcuni dei pizzaioli più famosi di Napoli che non vedono l’ora di lavorare. A differenza di altre regioni, in Campania sono vietate le consegne a domicilio di pizze e piatti pronti».
L’associazione: «Far riaprire le attività»
Sulle parole di Salvini è intervenuto anche Stefano Auricchio, direttore generale dell’Associazione verace pizza napoletana (Avpn). Associazione che conta l’affiliazione di circa 700 pizzerie a Napoli e nel resto del mondo. «Sicuramente l’appoggio di un altro politico è sempre una cosa buona…», ha detto.
E poi ancora. «Il nostro governatore ha sicuramente anticipato i tempi rispetto alle chiusure nazionali. Ed è per merito di ciò che la nostra regione sta avendo meno contagi di altre – spiega Auricchio – il merito quindi gli va dato. Fatta questa premessa, noi come associazione spingiamo politici e governanti a fare una riflessione operativa perché il pericolo è che, finito il coronavirus, avremo una situazione sociale pericolosa e di povertà. Pensare quindi a una soluzione per permettere alle attività commerciali di riaprire e iniziare a far girare l’economia secondo me è una scelta saggia che un politico dovrebbe fare in questa fase. Ci sono regioni che nel pieno della pandemia hanno permesso il delivery, come la Lombardia, e noi che come popolo campano abbiamo dimostrato di essere più attenti di quanto qualcuno pensava, abbiamo ancora alcune restrizioni».
«Le pizzerie napoletane sono sicure»
Auricchio garantisce che le pizzerie napoletane, dal punto di vista delle garanzie a livello sanitario, «sono già pronte: sono esercizi commerciali già sottoposti da anni alle norme Hccp, mi sento di dire che già adesso sono sicure al pari di un supermercato o di una piccola salumeria visitata quotidianamente dalle persone e dai fornitori. Alle norme Hccp andranno sicuramente aggiunte procedure per marginalizzare ancora di più il rischio. Quindi posso dire che le pizzerie sono pronte per seguire tutte le norme che il governatore o la legge nazionale chiederanno loro di rispettare».