I migranti se ne fregano dei divieti e giocano a calcetto alla Stazione Tiburtina (video)

7 Apr 2020 16:43 - di Redazione

Schiaffo ai divieti, ai deceduti, a chi potrebbe ancora ammalarsi. Capita a Roma che,nostante il divieto di formare assembramenti, alla stazione Tiburtina restino accampati decine di rifugiati. Non solo, ma si mettono a giocare a calcetto. Non esattamente la precauzione più consigliata per sconfiggere il coronavirus. I volontari di Baobab Experience  ogni giorno si occupano di questo gruppo di migranti, fornendo cibo e  assistenza varia. Gli stranieri sono circa 120. sono stipati con materassi e tende a piazzale Spadolini.

Fabrizio Montanini, presidente del comitato di quartiere Beltramelli-Meda-Portonaccio, ha scritto al Giornale: “Le segnalazioni vanno avanti da settimane. Prendiamo atto della reazione della sindaca, Virginia Raggi, che ha chiesto di fare i tamponi a tutti gli accampati”. Ma il risultato è stato peggiore: l’ ingresso della stazione è praticamente interdetto ai cittadini, “che per entrare devono addirittura cambiare municipio”.

Una residente ha girato poi un video pubblicato su Facebook che ha immortalato una partitella a calcetto improvvisata tra alcuni migranti che vivono nella tendopoli. Come si può tollerare? La Raggi chiede ai cittadini di denunciarsi fra loro sul sito del Comune, arrivando addirittura alla delazione e poi? Dovremmo constatare che ad alcuni è concesso infischiarsene dei divieti?

La Raggi dorme, ma non solo lei.  Nei giorni scorsi anche gli stessi volontari che gestiscono l’accampamento – apprendiamo dal Giornale – si erano appellati con una lettera al ministro della Salute, Roberto Speranza. Chiedevano di sistemare i migranti in apposite strutture. Ma,”ad oggi, dopo 2 esposti e quotidiane interlocuzioni con le amministrazioni competenti, siamo riusciti a mettere in sicurezza solo 10 persone”. Servono pertanto locali e garanzie della distribuzione di “ogni utile presidio medico-sanitario”, e della “verifica delle loro condizioni di salute”, chiedono i volontari.

La follia: “Abolire i decreti Salvini”

Certo, per loro è semplice:  questi migranti “non hanno accesso alla sanità pubblica perché privi del permesso di soggiorno e vivono nel terrore di rivolgersi a un ospedale per il rischio di controlli”.  Per questo motivo i volontari colgono la palla al balzo per chiedere indovinate cosa? Facile:  di smantellare i decreti di Matteo Salvini in materia di immigrazione. Le parole magiche: “Il Covid-19 si sconfigge anche attraverso l’abrogazione dei decreti sicurezza”, è la tesi dell’associazione. Roba da matti. Quindi violare le regole restrittive per loro diventa un diritto, fintantoché i decreti sono al loro posto?

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

  • enzo 8 Aprile 2020

    Visto che la ministra del’agricoltura cerca mano d’opera per l’agricoltura tutti questi clandestini che vivono alle spalle dell’italiani,che lavorano onestamente. Non li mandano nei campi a LAVORARE.

  • biagio 8 Aprile 2020

    É la Repubblica delle banane, controlli agli italiani e indifferenza verso gli irregolari.
    È come per le tasse, pagate (quasi esclusivamente) dai lavoratori dipendenti e pensionati.
    Fortunatamente a giugno ci sarà la riforma, sicuramente un po’ di giustizia. Chi paga pagherà di più chi non paga continuerà ad evadere.