Hotel vuoti, piovono le offerte mafiose. “Vendi oggi, domani la nostra offerta sarà dimezzata”

24 Apr 2020 19:27 - di Penelope Corrado

La denuncia è riportata con dovizia di particolari sul Sole 24 Ore. Gli hotel vuoti e in crisi fanno gola ai predatori finanziari e alle mafie. Uno degli effetti collaterali del coronavirus è la crisi che sta devastando economicamente interi comparti. Quello del turismo è uno dei più esposti.

“Un’offerta che non si può rinunciare”

«Se vendi oggi ti diamo x milioni, se vendi tra un mese ti diamo due terzi, tra tre mesi la metà». Questo è il tenore (ribassista) delle offerte che iniziano a giungere, in questa fase a decine (ma potrebbero essere ben di più) sul mercato degli hotel e delle strutture turistiche sulla riviera romagnola. Così Stefano Elli nel suo articolo. “È un fenomeno carsico, naturalmente, di cui si parla poco e malvolentieri, ma che trova conferme su più sponde, investigative e professionali. Non hanno perso tempo, dunque, gli squali della crisi del Covid-19. Consapevoli di avere a che fare con un settore fiaccato nelle risorse e nel morale dalla consapevolezza che quand’anche si dovesse riaprire, la stagione è da considerarsi pressoché perduta”.

“Così, soprattutto gli albergatori che hanno affrontato robusti investimenti per riammodernare le strutture d’accoglienza, accendendo mutui e finanziamenti, si vedono offrire contestualmente a denaro cash anche accolli sui prestiti accesi”. Il timore più che fondato? Dietro molte di queste offerte “che non si possono rinunciare” ci sarebbero le mafie. Una versione riveduta e aggiornata del Padrino. Con tutte le sue drammatiche conseguenze.

“Hotel italiani con il 73% di fatturato in perdita”

A Radio Cusano Campus, il direttore generale di Federalberghi, Alessandro Nucara ha descritto una situazione catastrofica. “Quest’anno si stima una perdita del 73% del fatturato. Di stranieri ne vedremo pochi, così come molti italiani non andranno in vacanza. Ora tutti gli alberghi stanno dando la possibilità di prenotazioni molto flessibili”, ha ricordato Nucara. “Prima della primavera 2021 per il turismo la normalità non tornerà”, ha aggiunto. Il governo? “Ha fatto cose insufficienti. Sui prestiti bisogna accelerare, così come sulla cassa integrazioni. Chiediamo che le tasse vengano ridotte e dei contributi a fondo perduto su una quota del fatturato dell’anno scorso, su una quota del fatturato perso. In questo momento le aziende non hanno bisogno di prestiti e di fare ulteriori debiti”, ha concluso Nucara. E c’è ancora qualcuno che esulta per la mancetta da 600 euro.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *