E venne il tempo degli uomini sovrani: un libro di Emanuele Ricucci
Fake news, social network, sondaggi. Percezioni, empatia, infodemia, mercati e mercanti. Globalizzazione e pandemia. La sfera emozionale, sentimentale, governa e illude il mondo. Tutto ciò nel nuovo libro di Emanuele Ricucci. Scrittore, autore per Libero e Il Giornale; collaboratore di Vittorio Sgarbi. Contro la folla. Il tempo degli uomini sovrani (Passaggio al bosco) è un viaggio tra le cause del declino degli uomini di oggi. Schiavi del profitto e della materialità, senza identità, senza confini, eterni precari lontani da Dio e dalle dimensioni dello spirito. Sempre connessi e sempre più incapaci di essere oltre la collettività e la virtualità.
Un uomo nuovo e consapevole
Tra politica, filosofia, sociologia, in una riflessione che si snoda nella tesi originale di fondo: occorre pensare con urgenza a un uomo futuro capace di edificare una nuova integrità. Integrità che sviluppi gli anticorpi al mondo che verrà dopo il virus e che sia alternativa all’uomo-folla. Capace di rappresentare al meglio la crisi di valori del nostro presente: quello che l’autore definisce “uomo sovrano di sé stesso”. Un individuo che torni a coltivare sé stesso, a dedicarsi la vita, avendo cura del proprio rapporto con la felicità e con la cultura.
Il sovranismo come movimento culturale
Un uomo alla riscoperta delle sue dimensioni, sostiene Ricucci, che può trarre origine dal sovranismo – estendendo il significato all’ “atto del recuperare controllo”, alla dimensione antropologica e culturale – nel quale si possa intravedere il modello umano di domani. Dopo la crisi dell’uomo globale delle sinistre e dell’uomo massa in rivoluzione, caro al Movimento Cinque Stelle.
Un sovranismo che però, come parte finale della tesi fondante del libro, per fare questo e per salvarsi, dovrà codificarsi in un movimento culturale. Compiendo lo sforzo di una di coltivazione collettiva e individuale, sottraendosi alla figura di mera reazione politica.
Tra il pamphlet, il saggio e il memoriale, nel libro si attraversa la nostra epoca contemporanea attraverso le riflessioni e gli studi di grandi pensatori come Luigi di Gregorio e Gustave Le Bon, Marcello Veneziani e Ortega y Gasset, Paul Bloom, Dominique Venner e altri.