Covid-19, fase calante. Scendono i ricoveri in terapia intensiva e i morti. Ma in contagi sono in risalita
Covid-19, cosa è cambiato. “Dopo due giorni con la curva dei contagi in risalita si spera in dati migliori su questo fronte.” Così Angelo Borrelli nella consueta conferenza stampa delle 18. Occhi puntati soprattutto sulla Lombardia nel bollettino giornaliero scandito dal capo della Protezione civile. Sono in totale 147.577 le persone che hanno contratto il covid-19. Si tratta di 3951 in più rispetto a ieri. Per una crescita del 2,8 per cento. Di queste, 18.849 sono decedute (+570, +3,1%) e 30.455 sono guarite (+1.985, +7%). Attualmente – spiega il capo della Protezione civile – i soggetti positivi sono 98.273, +1.396 rispetto a ieri (+ 1,4%). E il conto sale a 147.577 aggiungendo ai casi attualmente attivi anche morti e guariti. E ancora: “I pazienti ricoverati con sintomi sono 28.242. In calo costante i pazienti in terapia intensiva: 3.497 (-108, -3%;). Mentre 66.534 sono in isolamento domiciliare fiduciario.
Covid-19: calano i contagi, record di tamponi
Intanto presso la sede del Dipartimento della Protezione civile proseguono i lavori del Comitato Operativo per assicurare il coordinamento degli interventi. Nell’ambito del monitoraggio sanitario sul virus al momento 98.273 persone risultano positive . Ad oggi, in Italia sono stati 147.577 i casi totali. Nel dettaglio: i casi attualmente positivi sono 29.530 in Lombardia, 13.350 in Emilia-Romagna, 11.576 in Piemonte. 10.647 in Veneto, 5.822 in Toscana, 3.301 in Liguria. 3.316 nelle Marche, 3.633 nel Lazio, 2.963 in Campania. 1.994 nella Provincia autonoma di Trento, 2.336 in Puglia, 1.398 in Friuli Venezia Giulia, 1.967 in Sicilia, 1.635 in Abruzzo, 1.317 nella Provincia autonoma di Bolzano. 752 in Umbria, 876 in Sardegna, 786 in Calabria, 602 in Valle d’Aosta, 279 in Basilicata e 193 in Molise. Il numero dei deceduti (18.849) dovrà essere confermato dall’Istituto Superiore di Sanità, quando avrà stabilito la causa effettiva della morte.