Coronavirus, stazioni a rischio. La Polfer becca 551 stranieri irregolari. Arresti per furti e droga

3 Apr 2020 10:45 - di Redazione
stazioni

Controlli a tappeto nelle stazioni. Nelle settimane di emergenza, i pericoli sono dietro l’angolo, da Roma Termini a Firenze, da Milano a Venezia. La Polfer ha lavorato sodo e il bilancio parla da solo. Diciotto chili di sostanze stupefacenti sequestrate, tra cocaina, eroina e hashish. 218 persone in manette, 3.963 indagati e 515.480 identificati. Tre mesi di fuoco, quindi. Gli stranieri irregolari sono stati 551; 187 i minori non accompagnati.

Stazioni a rischio, manette a Milano

Nel dettaglio, la Polfer ha arrestato a Milano un cittadino della Libia di 26 anni per tentato furto. L’uomo è stato sorpreso da un viaggiatore mentre frugava nel suo zaino. Sempre nel capoluogo lombardo un italiano spacciava sostanze psicotrope.

Da Bologna a Reggio Emilia e Verona

L’attivita della Polfer nelle stazioni non ha un attimo di sosta. Gli agenti hanno arrestato tre stranieri a Bologna per detenzione di droga. Ognuno di loro occultava nell’intestino circa cento ovuli per un totale di 3 chili e 600 grammi di cocaina ed eroina. Un corriere della droga di 31 anni, originario dell’Afghanistan, è stato beccato a Verona. Era in possesso di circa 1 kg di sostanza stupefacente, divisa in 9 panetti, nascosti nel suo zaino. A  Reggio Emilia un marocchino di 29 anni ha rubato il bagaglio e lo smartphone di un viaggiatore a bordo di un treno ad alta velocità.

Roma Termini un rumeno ha rapinato la farmacia 

A Roma Termini gli agenti hanno arrestato un rumeno di 23 anni per una rapina all’interno della farmacia.. In manette un cittadino somalo nella stazione di Palermo per resistenza e lesioni. Sorpreso dagli operatori a mendicare e infastidire i viaggiatori vicino alle emettitrici elettroniche della stazione, si è scagliato contro gli agenti procurando a uno di essi la frattura dell’avambraccio destro. Nelle stazioni “a lieto fine” Tra le storie “a lieto fine” nelle stazioni, invece, quella di una donna che ha trovato negli Uffici  della Polizia Ferroviaria un posto sicuro dove far mangiare il proprio bimbo.  Eramo infatti chiusi tutti gli esercizi commerciali nella stazione di Roma Termini.

Commenti

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  • roberto bassi 3 Aprile 2020

    ma ci voleva proprio il coronavirus per fare queste “retate”?

  • biagio 3 Aprile 2020

    Non perdete tempo ad inseguire ed arrestare questa gente, ingolfano solamente la macchina giudiziaria.
    In italia, fino a condanne di sei anni non sconta niente nessuno (tre condizionale + tre mini indulto).